E’ passato un mese da quando Ghali sul Festival di Sanremo si è fatto portavoce di un messaggio importante, Stop al genocidio. Le sue parole sono diventate un caso politico e per settimane non si è parlato di altro. Una polemica che aveva tirato nel vortice anche Mara Venier che era stata invitata a leggere un comunicato dell'AD della televisione pubblica Roberto Sergio che esprimeva solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica ricordando l’attentato del 7 ottobre. Nelle scorse ore il rapper è tornato sui social e si è lasciato andare ad uno sfogo in cui si è detto deluso da molti artisti italiani, colpevoli di essere rimasti in silenzio e di non aver preso una posizione sulla situazione di Gaza.
In occasione del mese del Ramadan, Ghali ha pubblicato sui social una lunga lettera in cui ha espresso il suo malcontento nei confronti degli artisti italiani che non si sono schierati sul genocidio in Palestina. L’artista ha postato sui suoi profili social un lungo messaggio in tre lingue, inglese, italiano e arabo, accompagnato dalla didascalia: Dove la politica strappa, gli artisti cuciono. Dove la politica alza i muri, gli artisti creano ponti.
Ghali ha sottolineato la necessità di alzare la voce per fermare la guerra a Gaza ringraziando le persone che in questi mesi non gli hanno fatto mancare il loro supporto:
Poi Ghali ha criticato i suoi colleghi:
L’artista ha poi rincarato la dose:
Ghali ha poi concluso il suo messaggio sui social rivolgendo un particolare appello ai suoi fan. L’artista ha chiesto loro di trovare il coraggio di essere se stessi e di portare avanti le proprie idee:
Il messaggio in occasione del Ramadan si è trasformato poi in un ringraziamento: Il mese di Ramadan sta arrivando ed è il momento giusto per vivere la gratitudine che ho per Dio, per tutta la gente che in questo Paese ha mostrato di saper stare dalla parte giusta e grazie alla quale non mi sono sentito solo.