Se hai ottenuto il riconoscimento di un'invalidità all'80% e sei incerto su quali siano le prestazioni e le agevolazioni a cui hai diritto, è importante sapere che, in determinate circostanze, è possibile richiedere l'assegno di invalidità e beneficiare delle agevolazioni previste dalla Legge 104 per i disabili in situazioni gravi.
Esaminiamo nel dettaglio quali agevolazioni e prestazioni possono essere richieste quando è accertata un'invalidità all'80%, senza tralasciare le opportunità offerte dai bandi INPS Long Term Care e Home Care Premium, che offrono contributi per le spese di assistenza domiciliare e di ricovero in strutture residenziali.
Gli individui con un'invalidità all'80% possono presentare domanda all'INPS per ottenere l'assegno di invalidità, il cui importo annuo ammonta a 3.713,58 euro, corrispondenti a 285,66 euro per tredici mensilità. Possono beneficiare dell'assegno coloro:
In alternativa, possono fare richiesta di assegno di invalidità:
L'assegno ha validità triennale ma può essere rinnovato su richiesta dell'interessato. Inoltre, al raggiungimento dell'età pensionabile, l'assegno di invalidità si trasforma automaticamente in pensione di vecchiaia.
I seguenti soggetti hanno diritto a giorni o ore di permessi retribuiti per la cura dei disabili:
I permessi, destinati a un unico lavoratore per assistere lo stesso disabile non ricoverato a tempo pieno, sono concessi dal datore di lavoro su domanda telematica all'INPS presentata dall'interessato, e seguono i seguenti limiti:
Ai genitori del figlio disabile spettano invece:
Il lavoratore assente per il permesso 104 ha comunque diritto alla retribuzione, anticipata dal datore di lavoro in busta paga e successivamente recuperata su contributi previdenziali dovuti all'INPS mediante il modello F24 (ad eccezione dei casi di pagamento diretto da parte dell'Istituto).
I lavoratori dipendenti che sono familiari di una persona gravemente disabile possono beneficiare di un congedo retribuito della durata massima di 2 anni nell'arco dell'intera vita lavorativa del richiedente. Durante i periodi di assenza, l'INPS copre il trattamento economico, anticipato in busta paga dal datore di lavoro e successivamente recuperato attraverso i contributi previdenziali da versare con il modello F24. Tuttavia, va precisato che ci sono situazioni in cui il pagamento è effettuato direttamente dall'Istituto. Il congedo è concesso a un solo dipendente per l'assistenza alla stessa persona disabile e in un preciso ordine di priorità, che si trasferisce nel caso in cui il richiedente prioritario manchi, deceda o sia affetto da patologie invalidanti. L'ordine di priorità è il seguente:
I lavoratori maggiorenni con handicap in situazione di gravità hanno il diritto di selezionare la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. Questo privilegio è esteso anche ai lavoratori familiari del disabile (non ricoverato a tempo pieno) che forniscono assistenza:
I lavoratori disabili o i loro familiari hanno il diritto di declinare un trasferimento da parte del datore di lavoro, tranne nei casi in cui la permanenza del dipendente sia incompatibile.
I lavoratori disabili o i loro familiari possono rifiutare di svolgere attività notturne, intese come un periodo di almeno 7 ore consecutive comprese tra la mezzanotte e le cinque del mattino.
Le spese sostenute dal disabile o dal familiare a suo carico sono deducibili dal reddito e comprendono:
Inoltre, è prevista una detrazione Irpef del 19% (a favore del disabile o del familiare a suo carico) per:
L’acquisto di veicoli, destinati prevalentemente al beneficio del disabile, gode delle seguenti agevolazioni:
Questo diritto si estende anche al familiare del disabile, purché quest'ultimo sia a suo carico.
I portatori di handicap, per l'acquisto di pc, tablet, telefoni con vivavoce o altri ausili informatici, hanno diritto a: