In occasione della partita giocata tra Arsenal e Porto, il difensore portoghese Pepe ha raggiunto un altro record diventando il giocatore più anziano della storia - tra quelli di movimento - a giocare la Champions League.
Così Pepe, con i suoi 41 anni, ha timbrato il cartellino con il Porto come giocatore più anziano della Champions League: un record che in pochi giocatori possono vantare di aver raggiunto e che fa comprendere, ancora una volta, come il portoghese sia grande.
ll difensore ha compiuto 41 anni lo scorso 26 febbraio, pochi giorni dopo il match d'andata tra Porto e Arsenal che si è giocato all'Estádio do Dragão e che aveva visto vincere proprio i padroni di casa per un secco 1-0.
Risultato che, chiaramente, non ha assicurato la qualificazione ai quarti ma che ha permesso alla squadra portoghese di andare a giocare il ritorno a Londra a testa alta pur sapendo quanto l'Arsenal stia vivendo un momento di grande forma.
I Gunners comandano la classifica di Premier League, a pari punti con il Liverpool, davanti al Manchester City di Guardiola campione di tutto. Un risultato che Arteta e i suoi hanno conquistato nel tempo in un percorso iniziato nella precedente stagione quando sfiorarono la vittoria del campionato inglese.
Ancora una volta, Pepe, con la sua esperienza e il suo imponente carisma ha guidato i suoi da capitano verso una prestazione di tutto rispetto perdendo soltanto 1-0 nei tempi regolamentari. Essendo il risultato complessivo sull'1-1 il match ha proseguito prima con i supplementari e poi con i rigori.
Apoteosi di una carriera eccelsa e di una leadership da vero campione Pepe è stato il primo rigorista a rispondere a Odegaard: così il difensore portoghese ha messo a segno il rigore di risposta e ha pareggiato nuovamente i conti superando tutta la pressione che i giocatori potevano vivere in uno stadio avversario.
Tensione che altri giocatori, suoi compagni di squadra, non hanno saputo domare: sia Wendell che Grujic hanno sbagliato regalando all'Arsenal la vittoria ancor prima di concludere la serie di rigori, bravi i Gunners a segnarne 4 su 4 e a non fallirne nemmeno uno.
Per una carriera di tutto rispetto giocata tra il Porto, il Real Madrid e il Besiktas, Pepe ha collezionato presenze per ben 20 anni di calcio ad alti livelli segnando ben 42 gol complessivi tra Liga Portugal, LaLiga, SüperLig e soprattutto Champions League.
Ed è a proposito di gol che Pepe ha infranto un altro record: tra i suoi ultimi gol segnati nel girone di questa edizione della Champions League il difensore portoghese è andato a segno a 40 anni superando una leggenda come Francesco Totti.
L'attaccante segnò la sua ultima rete della carriera quando nel girone di Champions League portò momentaneamente avanti la Roma contro il CSKA Mosca con una punizione dal limite dell'area all'età di 38 anni, 1 mese e 29 giorni.
Con il gol contro l'Anversa, del 7 novembre, al momento Pepe aveva 40 anni, 8 mesi e 12 giorni. Un primato che lui stesso ha superato poco più di un mese dopo quando ha segnato nuovamente in Champions contro Shakthar.
Pepe, dunque, resta il giocatore di movimento più anziano nella storia. Tra i portieri, infatti, la possibilità di avere una carriera più longeva è cosa risaputa: tanti i campioni che hanno collezionato presenze anche oltre i 40 anni.
Il primato di Pepe, però, resta indipendente e un traguardo che difficilmente potrà essere eguagliato tra i giocatori di movimento. Il difensore portoghese resta ugualmente nella speciale classifica dei giocatori più anziani anche a confronto con i grandi portieri della storia:
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Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma. Direttore Emanuela Valente.
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