Morte Andrea Papi, 18 indagati per diffamazione contro il runner ucciso dall’orsa Jj4. Martani: “Follia”

Sono 18 le persone che risultano essere iscritte nel registro degli indagati nell'ambito dell'indagine della Procura di Repubblica di Trento a proposito di casi di presunta diffamazione nei confronti di Andrea Papi, il giovane runner di 26 anni ferito a morte dall'orsa Jj4 il 5 aprile 2023 mentre correva tra i boschi di Caldes, in Trentino. Tra gli indagati c'è anche Daniela Martani, come confermato dalla stessa sui propri canali social.

Morte Andrea Papi: 18 indagati per diffamazione

Dopo aver svolto una serie di attività investigative e di indagini, i membri della Procura di Trento hanno deciso di iscrivere nel registro degli indagati 18 soggetti. Le accuse che vengono mosse nei loro confronti sono quelle di diffamazione contro Andrea Papi, il runner ferito a morte dall'animale selvatico in Trentino durante quello che doveva essere un semplice allenamento all'aria aperta.

A confermare la notizia è stata Daniela Martani, la quale risulta essere tra i 18 in tale indagine per diffamazione. Secondo quanto emerso, queste persone avrebbero rivolto offese ai danni della memoria di Andrea Papi.

A sporgere denuncia erano stati i genitori della vittima. All'indomani della morte del giovane ragazzo di 26 anni, i suoi profili social erano diventati bersaglio di centinaia e centinaia di messaggi da parte di numerosi utenti che si erano schierati contro il ragazzo, difendendo l'orsa responsabile della sua mort.

Avevano difeso, più in generale, gli animali selvatici presenti in Trentino e non solo.

In molti avevano rivolto parole dure nei confronti di Andrea Papi. Così i familiari del runner avevano deciso di intraprendere azioni legali. E così è stato. Le denunce da parte dei genitori del ragazzo avevano portato all'avvio di un'indagine presso la Procura della Repubblica di Trento.

Dopo mesi di ricerche ed attività, gli inquirenti hanno deciso di iscrivere nel registro degli indagati 18 persone. Tra questi appunto risulta esserci anche Daniela Martani, ex hostess Alitalia, oggi noto personaggio pubblico.

Martani è conosciuta per la sua partecipazione ad alcuni reality televisivi e anche per essere una speaker radiofonica. È stata lei stessa, sul proprio profilo Facebook, a fornire questa notizia e a commentarla.

Il post sui social

Daniela Martani ha pubblicato un post in cui ha raccontato di essere stata denunciata dalla famiglia di Andrea Papi insieme ad altre persone. Ha riferito dall'altro lato di aver solamente espresso un parere che metteva in dubbio la veridicità della questione.

Per il personaggio televisivo e speaker radiofonica la denuncia e l'iscrizione nel registro degli indagati per diffamazione non è altro che una vera e propria follia.

Ricordiamo che, al momento, né Martani né gli altri indagati sono stati giudicati colpevoli o innocenti in merito a tale caso. Sono solamente iscritti nel registro. Sarà poi un giudice in un tribunale a stabilire la loro colpevolezza o, al contrario, la loro innocenza in questa vicenda.

Secondo Daniela Martani, oggi la denuncia per diffamazione si sarebbe trasformata in un'arma volta ad intimidire tutti coloro che hanno una visione diversa dei fatti.

Infine ha concluso il post pubblicato sul proprio profilo Facebook lanciando un appello. Ha scritto:

Chiunque sia stato denunciato, mi contatti. Ho già messo in piedi una strategia legale con il mio avvocato per difenderci in blocco.

Il motivo della denuncia

A questo punto la domanda che tutti si staranno ponendo è una sola: come mai la famiglia di Andrea Papi aveva denunciato Martani? A riferirlo è stata sempre la stessa ex hostess.

Sui propri canali social ha ripubblicato un suo vecchio post nel quale sosteneva che la madre e il fidanzato del ragazzo morto in Trentino stessero speculando sul dolore.

La speaker radiofonica aveva preso le difese dell’animale, l'orsa Jj4, che, in tale vicenda, non aveva alcuna colpa.

L’ex hostess romana aveva scritto di non credere alla storia dell’uccisione del runner da parte dell’orsa.