Continua il periodo nero della Salernitana: dopo l'ennesima sconfitta Liverani rischia l'esonero, al suo posto si fa sempre più insistente l'idea di un ritorno di Inzaghi in panchina per traghettare la squadra fino alla fine della stagione
In seguito alla sconfitta contro il Lecce la Salernitana pensa al possibile ritorno sulla panchina di Inzaghi con un Liverani sempre più vicino all'esonero: il tecnico romano non ha inciso come sperava, così la sua posizione è sempre più traballante.
Da quando Liverani siede sulla panchina del club granata sono soltanto 2 i punti guadagnati: un mese e mezzo in cui la Salernitana non è riuscita a risollevarsi per tentare disperatamente la salvezza ed evitare la retrocessione.
Il mancato cambio di marcia, però, ha inevitabilmente ancora di più incupito la società e la dirigenza che dall'11 febbraio - data in cui hanno ingaggiato Fabio Liverani - non hanno visto alcun cambiamento nell'approccio e nel gioco che la squadra dimostra.
Inevitabile che Sabatini e tutta la dirigenza stiano pensando ad un ultimo tentativo disperato: riportare Pippo Inzaghi sulla panchina granata per ritornare al progetto originario e concludere la stagione dignitosamente.
Una scelta che, inevitabilmente, comporterebbe l'addio di Liverani anzitempo: l'allenatore romano aveva firmato un contratto fino a giugno con opzione di rinnovo soltanto in occasione di un'eventuale salvezza raggiunta.
Contratto che, di conseguenza, non limiterebbe economicamente la Salernitana nel poter richiamare il tecnico con cui la squadra aveva iniziato il campionato e con cui potrebbe concludere le restanti nove giornate.
Ore di riflessione, dunque, per la dirigenza granata che dovrà decidere come affrontare il momento negativo non soltanto a livello di squadra e rosa ma anche a livello societario, un vero e proprio periodo negativo che sta compromettendo la stagione dei campani.
Partendo dalle accuse volte al presidente Iervolino, contestato dai tifosi per uno scarso impegno e una presenza mal digerita dall'ambiente. Lo stesso presidente pochi giorni fa non ha escluso l'eventualità di farsi da parte, qualora sia richiesto, per permettere alla Salernitana di ricominciare attraverso un altro organo societario.
Sulla graticola anche Sabatini, il Ds era stato chiamato nel corso del mercato di gennaio per provare ancora una volta a fare la storia con la società granata e compiere una salvezza miracolosa: compito che al momento non sembra essere riuscito come nella passata esperienza.
Così il Direttore Sportivo è più in bilico che mai, difficile che salti a pochi mesi dalla fine della stagione ma lo stesso mea culpa che ha fatto pubblicamente sottolinea una certa confusione societaria da parte dei granata.
Tanti i colpi fatti nella finestra invernale allo scopo di rinforzare una rosa carente che aveva mostrato diversi punti deboli durante la prima parte di stagione. Nonostante gli innesti, però, la squadra non ha vissuto la rivoluzione che Sabatini sperava e per questo ha collezionato soltanto 2 pareggi contro le 10 sconfitte tra campionato e Coppa Italia.
Infine una sovversione da parte di alcuni giocatori, tra cui il caso Dia, che ha preso banco a Salerno: l'attaccante dopo una prima parte di stagione da vero protagonista ha cambiato completamente atteggiamento e si è rifiutato di entrare in campo durante Udinese-Salernitana.
Una negazione che Liverani stesso a evidenziato nel post partita, con un certo scoraggiamento: da lì in avanti il senegalese non ha più messo piede in campo ed è stato allontanato dalla prima squadra. In seguito, dopo un colloquio avuto con il presidente Iervolino, è stato messo fuori rosa con la Salernitana che certamente cercherà una soluzione in estate ma potrebbe muovergli causa per il danno tecnico ed emotivo causato nello spogliatoio.