La Juventus frena ancora in un pareggio e non accenna al superamento di una crisi che potrebbe portare a fine stagione verso l'addio di Max Allegri, sullo sfondo per lui la Premier League con Liverpool o Manchester United.
Nonostante un altro anno di contratto Allegri potrebbe dire addio anzitempo alla Juventus e cambiare aria, effetto domino di una crisi che l'allenatore non riesce più a gestire e che lo vedrebbe su una panchina tra United o Liverpool.
Entrambi i club inglesi, infatti, sono alla ricerca di un sostituto che possa prendere le redini delle due squadre. Liverpool e United come tante altre società, mai come quest'anno i tanti addii degli allenatori potrebbero innescare un valzer europeo.
A partire dalla comunicazione di Jürgen Klopp che ha sconvolto tutti per le tempistiche con cui è avvenuta: l'allenatore tedesco ha annunciato in anticipo che a fine stagione sarebbe andato via dal Liverpool, un comunicato concordato con la stessa società che era al corrente della decisione presa.
Klopp, però, aveva rinnovato proprio la scorsa stagione per consolidare il suo contratto fino al 2026, data che non raggiungerà mai visto che terminerà il suo ruolo al termine di questo anno come da accordo con i Reds.
Situazione simile a Manchester, sponda United, dove Ten Hag ha un contratto fino al 2025 ma non sembra più avere il pieno controllo della squadra. La sua avventura con i Red Devils, il realtà, è stata caratterizzata da una serie di problematiche basate soprattutto sulla mancanza di progettualità da parte della stessa società.
Così il tecnico olandese si è ritrovato a fare scelte discutibili, tra cui quella di emarginare Cristiano Ronaldo dopo il suo ritorno allo United, o anche Sancho, ora in piena forma al Borussia Dortmund. Sul lungo termine, inoltre, l'allenatore non ha saputo riportare la squadra a vincere come un tempo.
In questo scenario in cui, sia Liverpool che United dovranno puntare su un nuovo progetto si potrebbe inserire Max Allegri: il tecnico è ancora sotto contratto con la Juventus, ma visto il tracollo evidente della squadra e un malessere sempre più evidente le possibilità di un addio sembrano sempre più concrete.
La partita di Empoli, del 27 gennaio, sembra un vero e proprio spartiacque per i bianconeri che da quel momento hanno rinunciato alla corsa per lo scudetto lasciando campo libero all'Inter: su 8 match, infatti, la Juventus ne ha vinto soltanto 1, contro il Frosinone. Una frenata brusca per una squadra che aveva ottenuto ben 51 punti prima di subire il tracollo.
Il risultato è stato raccogliere 7 punti in 8 partite complessive, un bottino davvero povero e una media da zona retrocessione rendendo necessario un punto di svolta per la squadra se vuole conquistare la qualificazione in Champions League per il prossimo anno.
Crisi che non accenna a terminare e che anche contro il Genoa si è manifestata causando un nervosismo visibile: evidenze la rabbia e la voglia di Vlahovic di fare di più, il serbo è stato espulso dopo una reazione veemente che ha proseguito anche dopo essere stato ammonito, sintomo di insofferenza.
Anche il nervosismo di Allegri nel post-partita è stato evidente: il tecnico è stato protagonista di un battibecco con alcuni giornalisti durante un'analisi tattica e delle considerazioni mosse proprio verso di lui.
Per concludere la stagione nel migliore dei modi e conquistare l'obiettivo minimo, dunque, sarà necessario prima di tutto ritrovare la serenità, compattezza e, di conseguenza, i risultati per poi comprendere a pieno quale sarà il da farsi sul futuro della squadra e dello stesso allenatore.