E' servita una vera e propria impresa per portare Carlos Sainz sul gradino più alto del podio nel Gran Premio d'Australia. Il pilota della Ferrari, operato di appendicite circa due settimane fa, era stato costretto a saltare l'Arabia Saudita e mai pensava di poter rientrare vincendo, in così poco tempo. "L'anno è iniziato in maniera complicata", ha detto al termine della corsa, facendo riferimento al mancato rinnovo con la rossa, e poi ha continuato: "Non sapevo come sarei tornato, la vita è una montagna russa, però può essere davvero bella e buona. Bisogna solo lasciarsi andare e godersi il momento". Ora Carlos guarda con maggior fiducia verso il futuro, e lo stesso possono fare i tifosi della rossa. Per commentare quanto accaduto nel GP d'Australia, con la vittoria della Ferrari, Matteo Bobbi, ex pilota e commentatore di Sky, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Al terzo Gran Premio dell'anno, in Australia, la Ferrari può finalmente sorridere. I primi due test, quello del Bahrein e dell'Arabia Saudita, avevano già visto la rossa protagonista, ma prima Sainz e poi Leclerc non erano riusciti a strappare più di un terzo posto. Ieri però le cose sono andate diversamente e i due ferraristi hanno conquistato il podio, salendo sui due gradini più alti. Lo spagnolo, che era stato operato di appendicite appena due settimane fa, vince davanti al monegasco grazie a una prestazione meravigliosa, di carattere e coraggiosa. Fuori il campione del mondo, Verstappen, al sesto giro a causa di un problema ai freni. La rossa è in crescita rispetto all'anno scorso e adesso per i tifosi della scuderia di Maranello l'entusiasmo aumenta. Per commentare il GP d'Australia e la vittoria della Ferrari, Matteo Bobbi, ex pilota e commentatore di Sky, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La Ferrari domina in Australia, ti aspettavi un exploit del genere? C'è maggior fiducia ora rispetto alla scorsa stagione?
"Sinceramente non me lo aspettavo. Sapevo che in Australia avremmo visto delle belle prove dato che il venerdì i due piloti avevano già mostrato di essere in grande forma. Forse è stato il miglior venerdì dell'anno vista la facilità con cui sia Sainz che Leclerc avevano trovato il giusto feeling con la monoposto. Veloci nel time attack, nella simulazione di gara e buoni nel contenimento del gaming. Poi la qualifica è andata bene, pur mancando la pole, ma solo a causa di una piccola sbavatura fatta dai due piloti. I presupposti c'erano, ma da lì a immaginarsi una doppietta ce ne passa".
Quanto ha influito il fatto che Verstappen sia uscito, rompendo l'auto dopo ben 44 GP?
"E' innegabile che a quel punto si è aperta una possibilità diversa. La doppietta è stata favorita dall'inconveniente tecnico di Verstappen. Dire cosa sarebbe successo se lui fosse rimasto in pista, è un esercizio abbastanza complicato. Credo che la Ferrari ieri fosse molto competitiva e ha vinto la gara perchè nel motorsport conta essere veloci ed arrivare al traguardo. Nel complesso la rossa ha fatto decisamente meglio di quanto fatto dalla Red Bull, adesso però bisogna rimanere con i piedi per terra. Un primo mattoncino è stato messo, ma resta il fatto che la macchina e il pilota da battere sono ancora la Red Bull e Verstappen".
Ieri grandissima prova da parte di Sainz. Fa strano pensare che al momento sia ancora senza un contratto per la prossima stagione?
"Fa molto strano perchè è senza datore di lavoro. Credo che quello che ha fatto ieri sia stato eroico, Albon un anno fa fece qualcosa di simile. Noi purtroppo diamo per facili delle cose chenon lo sono per niente. Al netto dell'operazione, Carlos ha avuto anche delle complicazioni che lo hanno fermato in modo prolungato. E' stato a letto a lungo, ha avuto la febbre e nonostante questo ha cercato di presentarsi nel modo migliore possibile. E' andato in camera iperbarica per aumentare la velocità di recupero del tessuto e con il suo staff ha fatto di tutto. Considerate che lui stesso, prima di andare in macchina venerdì, non era sicuro di riuscire a partecipare. Poi pian piano il corpo si è abituato bene e lui è cresciuto durante il weekend. Ha visto che c'erano possibilità e si è fatto guidare anche dall'adrenalina, facendo un'impresa".
Per Leclerc invece è una sorta di anno zero, in cui dimostrare di che pasta è fatto?
"Leclerc in realtà ha già dimostrato cosa è capace di fare. Al momento però, e queste è una cosa oggettiva, nelle uniche due occasioni avute rispetto ai team competitor della Red Bull di agguantare le prime posizioni, e mi riferisco a Singapore e all'Australia, il pilota capace di prendersele è stato Sainz. Credo si spieghi così il volto tirato di ieri di Charles sul podio, nonostante sia stato un team player incredibile. Ha ascoltato la squadra e protetto Sainz in una certa fase della gara. Va da sè però che vorrebbe esserci stato lui sul gradino più alto. Detto questo, penso che le opportunità arriveranno ed è secondo nel Mondiale. L'obiettivo della Ferarri potrebbe essere quello di arrivare al secondo posto con i piloti e magari vincere la classifica costruttori".
Hai la sensazione che il gap si sia un pò ridotto?
"La Ferarri è migliorata molto nei confronti dei competito diretti. Mi riferisco a Mercedes, Aston, McLaren, ma nei confronti di Red Bull si è solo leggermente avvicinata. Se paragoniamo la Ferrari di inizio 2023 a quella attuale il miglioramento è evidente. Se paragoniamo la ma macchina di fine 2023 invece, secondo me non più di tanto. Per avere il quadro definitivo di quanto e se si sia avvcinata, ci vuole Suzuka che è territorio della Red Bull. Sono curioso di vedere come saranno lì le graduatorie per avere un'idea definitiva sulla stagione".