Il comunicato di Juan Jesus dopo la mancata squalifica di Acerbi - Attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale del Napoli, Juan Jesus si è espresso in merito alla decisione del Giudice Sportivo di non sanzionare Francesco Acerbi. Ventiquattro ore dopo il comunicato del Giudice Sportivo, il difensore brasiliano ha dichiarato di rispettare la decisione presa, ma ha sottolineato il proprio dispiacere. Il comunicato di Juan Jesus fa seguito a quello del Napoli, pubblicato ieri subito dopo la sentenza.
Il comunicato di Juan Jesus dopo la mancata squalifica ad Acerbi
Nella giornata di ieri, martedì 26 marzo, è arrivata l'attesa decisione in merito a quanto accaduto tra Acerbi e Juan Jesus nella partita tra Inter e Napoli dello scorso 17 marzo. Il Giudice Sportivo ha stabilito di non sanzionare Francesco Acerbi per assenza di prove sufficienti. Poco dopo la nota del Giudice Sportivo, il Napoli ha pubblicato un duro comunicato contro la decisione presa.
Oggi, mercoledì 27 marzo, è arrivata anche la reazione di Juan Jesus. Accompagnato dai suoi legali, il difensore brasiliano ha precisato la propria posizione attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale del Napoli:
In merito a quanto accaduto durante Inter-Napoli e alla successiva decisione del giudice sportivo, Juan Jesus, accompagnato dai suoi legali, intende precisare quanto segue.
"Ho letto più volte, con grande rammarico, la decisione con cui il Giudice Sportivo ha ritenuto che non ci sia la prova che io sia stato vittima di insulti razzisti durante la partita Inter-Napoli dello scorso 17 marzo: è una valutazione che, pur rispettandola, faccio fatica a capire e mi lascia una grande amarezza.
Sono sinceramente avvilito dall’esito di una vicenda grave che ho avuto l’unico torto di aver gestito da signore, evitando di interrompere un’importante partita con tutti i disagi che avrebbe comportato agli spettatori che stavano assistendo al match, e confidando che il mio atteggiamento sarebbe stato rispettato e preso, forse, ad esempio.
Probabilmente, dopo questa decisione, chi si troverà nella mia situazione agirà in modo ben diverso per tutelarsi e cercare di porre un freno alla vergogna del razzismo che, purtroppo, fatica a scomparire.
Non mi sento in alcun modo tutelato da questa decisione che si affanna tra il dover ammettere che è stata raggiunta sicuramente la prova dell’offesa ed il sostenere che non vi sarebbe la certezza del suo carattere discriminatorio che, sempre secondo la decisione, solo io e in buona fede avrei percepito.
Non capisco, davvero, in che modo la frase 'vai via nero, sei solo un negro … possa essere certamente offensiva, ma non discriminatoria.
Non comprendo, infatti, perché mai agitarsi tanto quella sera se davvero fosse stata una semplice offesa rispetto alla quale lo stesso Acerbi si è sentito in dovere di scusarsi, l’arbitro ha ritenuto di dover informare la VAR, la partita è stata interrotta per oltre 1 minuto ed i suoi compagni di squadra si sono affannati nel volermi parlare.
Non riesco a spiegarmi perché mai, solo il giorno dopo e in ritiro con la Nazionale, Acerbi abbia iniziato una inversione di rotta sulla versione dei fatti e non abbia, invece, subito negato, appena finita la partita, quanto era in realtà avvenuto.
Non mi aspettavo un finale di questo genere che temo - ma spero di sbagliarmi – potrebbe costituire un grave precedente per giustificare a posteriori certi comportamenti.
Spero sinceramente che questa, per me, triste vicenda possa aiutare tutto il mondo del calcio a riflettere su un tema così grave ed urgente".
Cosa è successo prima
Nel corso della gara tra Inter e Napoli dello scorso 17 marzo, Juan Jesus è andato dall'arbitro La Penna per segnalare di aver ricevuto insulto razzista da parte di Francesco Acerbi. Dal labiale, sembra che il difensore brasiliano dica all'arbitro "Così non va bene" e successivamente indica più volte la patch No to Racism presente sulle maniche delle maglie di tutti i giocatori di Serie A. Dopo un breve colloquio con il direttore di gara, i due sembrano chiarirsi e a fine partita il brasiliano ha dichiarato:
"Lui è andato un po' oltre con le parole ma si è scusato, è un bravo ragazzo e quando la partita finisce è tutto a posto. Spero non accada più perché è un ragazzo intelligente".
Il giorno dopo la partita, però, Acerbi è stato allontanato dal ritiro della Nazionale e, rientrando a Milano, ha dichiarato di non aver mai detto nulla di razzista nei confronti di Juan Jesus. Il difensore brasiliano ha quindi reagito duramente, pubblicando un post su Instagram per raccontare la propria versione dei fatti:
"Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora. Acerbi mi ha detto vai via nero, sei solo un ne*ro. In seguito alla mia protesta con l’arbitro ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche: per me ne*ro è un insulto come un altro. Oggi ha cambiato versione e sostiene che non c’è stato alcun insulto razzista".
Dopo quanto accaduto, la Procura sportiva ha aperto un'indagine. Nei giorni scorsi il Procuratore Federale Chiné ha ascoltato la versione dei fatti dei due difensori per capire quanto accaduto. Dopo i colloqui, si arriva alla giornata ieri, martedì 26 marzo, giorno in cui il Giudice Sportivo ha assolto Acerbi per mancanza di prove sufficienti.