Cambiamenti importanti in casa Google. La nota società informatica con sede a Mountain View, in California, dovrà cancellare miliardi di dati della "modalità incognito" e rispettare le "nuove restrizioni" sul potere di tracciare gli utenti.
I cambiamenti sono la diretta evoluzione di una class action avvenuta negli Stati Uniti nel 2020. Secondo l'accusa, il gigante tecnologico avrebbe abusato nella raccolta dei dati degli utenti della modalità incognito.
La società si è detta disponibile a prendere parte l'accordo, ma hanno contestato l'addebito, come evidenziato dal portavoce dell'azienda Jorge Castaneda:
L'avvocato David Boies di Boies Schiller Flexner LLP, che ha rappresentato legalmente gli utenti durante il processo a Google, ha definito l'accorso un "passo storico per richiedere onestà e responsabilità da parte delle aziende tecnologiche dominanti".
Secondo l'accusa, Google ha tracciato l'attività degli utenti anche quando hanno impostato il browser Google Chrome in "Incognito" e altri browser in "modalità privata".
La battaglia legale ha rivelato documenti in cui i dipendenti di Google hanno descritto Incognito come "effettivamente una bugia" e "un pasticcio confuso", secondo il deposito del tribunale di lunedì.