Sono venti le persone arrestate con l'accusa di aver lavoro per la divisione dell'Isis legata ad una regione del nordest dell'Iran - ad Istanbul, in Turchia. Il gruppo vicino all'organizzazione terroristica è stato fermato nel quartiere di Basaksehir all'interno di uno stabile utilizzato come rifugio. Si tratta di una delle tante operazioni svolte dalle forze dell'ordine di Ankara dopo gli attentati al Crocus City Hall dello scorso 22 marzo.
Le autorità di Istanbul hanno incriminato 12 persone legate allo Stato Islamico della provincia del Khorasan (ISIS-K) per la gestione di un centro illegale a Basaksehir, ad Istanbul, dove sono accusati di adescare reclute che avrebbero servito l'organizzazione terroristica. L'accusa fa seguito a un'indagine approfondita sulle attività dell'Isis-K in Turchia, compreso un recente attacco armato contro una chiesa cattolica di Istanbul a fine gennaio.
Recepivano informazioni dai leader dell'Isis K e cercavano di arruolare nuovi membri oltre a gestire un centro illegale. Lo stabile sarebbe stato un hub per i membri uzbeki, kirghisi e caucasici dell'organizzazione terroristica e, secondo l'accusa, queste persone mantenevano stretti legami con elementi dell'Isis in Siria e Afghanistan.
Nel centro erano organizzate in maniera illegale delle scuole dove s'indottrinavano i giovani alla propaganda islamista. Già lo scorso anno lo stabile di Basaksehir era stato perquisito. Di recente la Turchia è tornata al centro dei dibattiti per via dei risultati delle elezioni amministrative che hanno premiato l'opposizione.