Attimi di paura in una scuola dell'Alta Francia, nella città di Maignelay-Montigny, dipartimento dell'Oise. Uno studente, ha portato con sé una bomba originale della Prima Guerra Mondiale da mostrare come compito in classe per il suo progetto di storia.
L'adolescente ha trasportato l'ordigno dentro uno zaino, dalla sua abitazione fino all'istituto Albert Camus, dove è regolarmente iscritto. Arrivato il suo turno, il ragazzo si è alzato dal banco e ha appoggiato una bomba della Grande Guerra sulla scrivania del docente, per iniziare successivamente ad illustrarne la storia ai presenti.
Il professore, ha chiamato immediatamente le forze dell'ordine francesi. Pochi minuti dopo sono arrivati all'interno della classe gli artificieri, che per motivi di sicurezza hanno evacuato anche l'istituto scolastico accanto, un asilo, per un totale di 240 bambini.
L'ordino è stato prelevato e portato via dagli sminatori, senza alcun danno per il personale scolastico e gli allievi, soltanto una grande paura e poche ore dopo, tutti hanno fatto ritorno nei rispettivi complessi.
Se un cittadino, in Italia, ritrova nelle campagne, in montagna o in qualsiasi altro territorio una bomba di qualsivoglia tipo, anche in potenziali lavori di scavi, come spesso accade ad operai di ditte edili, è necessario non toccare l'ordigno e allertare al 112 i carabinieri o la Polizia di Stato al 113, affinché possano essere messe in atto tutte le procedure per la rimozione in sicurezza.
Sono oltre 250mila le bombe inesplose disseminate nel Bel Paese, la maggior parte risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, tra il 1940 - 1945 e sono 25.000 quelle presenti in profondità, tra i cinque e gli otto metri, secondo una statistica dell'ANVCG: l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra.
Il segretario dell'organizzazione, Roberto Serio, ha segnalato che le tipologie di armi sono tra le più disparate: mine, granate e bombe a mano, tutte inesplose e potenzialmente attive: