Il mondo delle sette, da fenomeno prettamente americano, ha iniziato ad espandersi a macchia d'olio in tutto il mondo e negli ultimi anni in Europa.
Sono numerose le persone che ogni anno entrano in movimenti spirituali alla ricerca di risposte sulla propria vita, di un guru da seguire e a volte, in extremis, per una grave malattia da curare. Uno di questi è il caso di Roberta Repetto, la 40enne figlia dell'ex sindaco di Chiavari morta a seguito dell'asportazione di un neo senza anestesia.
La donna è stata operata su un tavolo da cucina, all'interno di un centro olistico di un santone in Liguria, ora condannato a tre anni e quattro mesi, insieme al medico che ha condotto l'intervento. L'uomo le aveva promesso la regressione della malattia con tisane, omeopatia e meditazione.
Analogamente, in Francia, il capo della setta "La Grande mutation" -"La Grande Mutazione" è sotto processo al tribunale di Parigi per convenzione di incapace e falsa medicina insieme ad altre cinque adepti.
Il capo della setta "La Grande mutazione", di professione biologo ed ex ricercatore presso il Centro nazionale di ricerca scientifica CNRS è morto nel 2018 all'età di 81 anni e tra le storie raccontante ai suoi seguaci, narrava di aver visitato 22 pianeti in astrale (tecnica che permetterebbe la scissione dell'anima dal corpo) e di essere tornato sulla Terra con il compito di salvarla.
Un "culto" costituito da circa 200 membri, per un totale di entrate pari a 100.000 euro ogni anno. Una donna, malata di cancro è stata "curata" con metodi alternativi, tra questi l'ingestione di acqua con antrace e successivamente le è stato chiesto di rinunciare alla chemioterapia, scelta che l'ha portata alla morte nel 2009.
Il figlio della vittima, a seguito della dipartita della madre, ha denunciato il movimento. Un altro membro, si è suicidato nel suo appartamento dopo essere stato allontanato dai piani alti della congrega.
Rischiano fino a cinque anni di reclusione, i capi della setta, ora indagati per circonvenzione di incapace e per il reato di falsa medicina, a causa delle potenziali truffe perpetuate dal gruppo.
Tra gli oggetti utilizzati per impaurire gli adepti, il pendolo, uno strumento considerato in esoterismo neutrale: né bianco, né scuro, utile nella divinazione e nella radioestesia.
Viene utilizzato di base per fare una domanda ed ottenere una risposta dagli spiriti, come con la comune tavola ouija, ma dal funzionamento meno complesso. Lo scienziato-santone proponeva agli adepti di ricollegarsi con il loro doppio celeste, condizione per accedere alla vita eterna, favorendo le vibrazioni del loro corpo in particolare con l’ausilio del pendolino.
Mediante l'oggetto, i supervisori intimorivano le vittime inducendoli a credere di essere affetti dal cancro e altre gravi patologie.