Situazione tragica nel Guangdong, provincia costiera della Cina sudorientale, confinante con Hong Kong e Macao. Le piogge torrenziali degli ultimi giorni hanno gonfiato i fiumi e messo a dura prova la comunità locale, impaurita dall'arrivo di potenziali inondazioni.
Al momento sono sei le persone ferite, undici i dispersi e migliaia i residenti evacuate dall'area.
Le piogge, hanno attualmente provocato numerose frane, distruggendo sei villaggi nella parte settentrionale del Guangdong.
Secondo l'autorità idrologica locale a CCTV, tre luoghi nel bacino del Bei-river avrebbero sperimentato inondazioni a causa di forti piogge, un fenomeno che avviene circa una volta ogni secolo. I sei feriti sono stati portati per le cure del caso a Shaoguan, ed è in atto un lavoro per rimettere in funzione i sistemi di comunicazione locale.
I funzionari del Governo cinese, hanno invitato la popolazione e chi può contribuire, ad aiutare contribuendo con i beni materiali necessari: cibo, acqua, vestiti, farmaci e se possibile, un posto dove ospitare gratuitamente gli sfollati.
In tutta la provincia del Guangdong, più di 53.000 persone sono state tratte in salvo dalla protezione civile. Con oltre 45.000 senza dimora, la città di Qingyuan, situata sul fiume Bei Jiang, è stata la zona che subito maggiori danni in assoluto.
La calamità naturale, secondo il servizio metereologico cinese potrebbe durare fino a lunedì e messo in guardia la popolazione sul proteggersi da eventuali tempeste d'acqua in arrivo. Più di 1100 scuole resteranno chiuse per preservare l'incolumità degli studenti.
Al momento si registrano tre persone morte durante l'alluvione. Un'altra tragedia è avvenuta lo scorso anno sempre in Cina nella provincia di Jiangsu, dove un tornado ha danneggiato oltre 1500 case e ribaltato diverse auto per un totale di cinque morti.