Roberto Salis difende la candidatura della figlia Ilaria alle prossime elezioni europee, previste tra l'8 e il 9 giugno 2024. L'attivista, detenuta in Ungheria da febbraio 2023 dopo una presunta aggressione nei confronti di due persone durante una manifestazione neonazista, scenderà in campo con Alternativa-Verdi Sinistra.
Roberto Salis, nell'intervista esclusiva rilasciata a Vanessa Piccioni di Cusano Media Group direttamente dal Parlamento Europeo, si è concentrato sullo stato d'animo della figlia in vista delle elezioni. Ilaria è abbastanza motivata, nonostante le dure condizioni a cui è sottoposta quotidianamente nel carcere ungherese. Salis non rinnega la scelta fatta ed è convinta che la candidatura alle europee possa contribuire alla risoluzione della sua causa:
"Ilaria è abbastanza motivata e serena, è convinta di aver fatto la scelta giusta. Crede che questa opzione possa contribuire a trovare una soluzione per la sua causa".
Ma cosa succederebbe nel caso in cui Ilaria Salis venisse eletta al Parlamento Europeo? L'attività in caso di elezione acquisirebbe immediatamente l'immunità da parlamentare. Le norme del Parlamento stabiliscono che gli europarlamentari non possono essere arrestati o privati della libertà personale durante il loro mandato salvo il caso di flagranza di reato.
Grazie all'immunità parlamentare, di conseguenza, Ilaria Salis verrebbe rilasciata immediatamente. In seguito le autorità giudiziarie ungheresi avrebbero il diritto di presentare al presidente del Parlamento Europeo una richiesta di revoca dell'immunità. Infine sarà lo stesso Parlamento a decidere se confermare l'immunità totale oppure ridurla, consentendo dunque alle autorità ungheresi di procedere con il processo.