Alla soglia dei 90 anni si muove con un deambulatore, presenta segni di demenza e un progressivo "deterioramento fisico". Elementi che hanno portato il tribunale austriaco di Krems an der Donau a comunicare, oggi 14 maggio 2024, che Josef Fritlz verrà trasferito in un carcere ordinario.
L'uomo è tristemente conosciuto come il ‘mostro di Amstetten‘ per aver segregato in una cantina e stuprato ripetutamente la figlia Elisabeth per 24 anni, costringendola ad avere anche i suoi figli.
Condannato all'ergastolo nel 2009, era stato rinchiuso in un istituto per criminali 'mentalmente anormali', oggi un centro terapeutico forense.
La decisione comunicata oggi si basa sull'udienza a porte chiuse del 30 aprile scorso. A marzo era stata respinta dal tribunale regionale superiore di Vienna la libertà condizionale, annunciata a gennaio dal Tribunale regionale di Krems.
Fritzl- che lo scorso anno ha modificato il suo cognome in Mayrhoff, pagando la cifra di 400 euro- è stato definito "non pericoloso".
hanno scritto i giudici nelle motivazioni della sentenza.
L’uomo, di professione ingegnere elettrotecnico, aveva imprigionato la figlia 18enne nel bunker sotterraneo e insonorizzato costruito al civico 40 in Ybbstrasse ad Amstetten, Austria, nel 1984.
A seguito di ripetuti abusi sessuali, la donna ha partorito sette figli. La prima, Kerstin, è nata nel 1989, a cui sono seguiti Stefan (1990), Lisa (1992), Monika (1994), Alexander (1996), Michael (nato e morto nel 1996) e Felix, l’ultimo, nel 2002.
Tre di loro sono stati allevati dallo stesso Josef Fritzl e dalla moglie Rosemarie, che era all'oscuro di tutto. L'uomo aveva infatti raccontato di averli trovati sull'uscio della sua abitazione, abbandonati proprio dalla figlia che ormai aveva fatto perdere le sue tracce diverso tempo prima.
Nel 2008, dopo 24 anni, la doppia vita dell'aguzzino Fritzl è finalmente venuta alla luce ed Elisabeth, a 42 anni, è stata liberata insieme agli altri tre figli rimasti con lei.
La casa degli orrori non esiste più: da tempo è stata abbattuta.