La Procura nazionale antiterrorismo (Pnat) ha incriminato due ragazzi di 15 e 18 anni, sospettati di aver pianificato e organizzato una serie di "attacchi coordinati" in Francia legati ad una matrice jihadista.
Secondo il PNAT, i due imputati si sarebbero scambiati numerosi messaggi sui social network per settimane. Negli scambi epistolari, hanno evidenziato i vari step nella creazione dell'attentato terroristico.
Il 15enne è stato posto dalle forze dell'ordine francesi sotto controllo giudiziario, mentre il 18enne in custodia cautelare.
Entrambi originari delle regioni del Grand-Est e dell'Occitania entrambi sono accomunati "dall'ideologia jihadista e ora perseguiti per associazione a delinquere terroristico finalizzata alla preparazione di crimini contro l'uomo.
Le indagini sono state affidate alla Direzione generale della Sicurezza interna (DGSI) e proseguono nell'ambito dell'informazione giudiziaria. La preoccupazione dell'accusa è che non si tratti di un caso isolato, bensì di una cellula terroristica più ampia, ovvero una nuova generazione di jihadisti.
Secondo il procuratore antiterrorismo Jean-François Ricard, i "veterani della Jihad" hanno coinvolto numerosi adolescenti nei loro piani, la maggior parte minorenni, mediante l'utilizzo di chat sul web.
Nelle scorse settimane, un 16enne aveva pianificato una strage di massa a Grasse, città francese nelle colline a nord di Cannes. Il giovane è stato identificato dalle forze dell'ordine, posto a ricovero obbligatorio in ospedale e successivamente tratto in custodia cautelare.