"Non dico che chi era nelle SS era automaticamente un criminale" è bastata una frase di un'intervista a Repubblica dello scorso 18 maggio a generare caos nel gruppo 'Identità e Democrazia' - che raccoglie al suo interno partiti ultraconservatori - del Parlamento Ue in vista delle prossime elezioni europee che si terranno l'8 e 9 giugno 2024, il protagonista della vicenda è lo spitzenkandidat alla Commissione europea dell'ID ed esponente dell’Afd Maximilian Krah.
Da sempre vicino a posizioni di estrema destra e coinvolto in diversi scandali, le dichiarazioni del candidato - intervistato da Repubblica - hanno provocato tantissimi disagi nel consiglio direttivo del partito. Nel giro di ventiquattro ore il leader del Carroccio Matteo Salvini e la presidente del partito ultraconservatore Rassemblement National Marine Le Pen hanno preso le distanze dall'Afd per la mancata espulsione dell'esponente dopo le sue dichiarazioni.
Krah si è poi dimesso nel corso della giornata di oggi dal consiglio direttivo. Sia Salvini che Le Pen hanno annunciato di valutare provvedimenti nei confronti del partito di estrema destra tedesco.
Prima la rottura, poi la presa di posizione contro l'Afd ed infine le dimissioni di Krah. Cambia tutto a pochi giorni dalle prossime elezioni europee che potrebbero regalare un risultato importante all'estrema destra cresciuta nei consensi nel corso dell'ultima legislatura. Il gruppo Id perde un pezzo importante: l'Afd non correrà più insieme alla Lega e al RN, una decisione presa dopo le ultime dichiarazioni dello spitzenkandidat del partito tedesco Krah.
Un cambio radicale provocato da un'uscita infelice dell'esponente dell'AfD al quotidiano 'Repubblica'. Al candidato è stato chiesto cosa pensasse delle SS, il corpo paramilitare della Germania nazista. La risposta di Krah è stata:
Una dichiarazione che si somma al fatto che il partito ultraconservatore tedesco è nell'occhio del ciclone da mesi. Aggressioni ai danni di esponenti socialisti, affiliazioni a gruppi neonazisti ed addirittura accuse di spionaggio ai propri esponenti - tra cui lo stesso Krah, in particolare.
Non è la prima volta che le azioni dei membri di Alternative fur Deutschland fanno storcere il naso agli altri componenti di Identità e Democrazia. Questa volta le parole arrivano dal candidato alla Commissione europea del gruppo di estrema destra e segnano un punto di non ritorno.
La Lega e Rassemblement National hanno preso subito posizione. Sia Matteo Salvini che Marine Le Pen hanno deciso di interrompere i rapporti con il movimento tedesco, il presidente di Rn ha dichiarato tra ieri ed oggi che "non siederanno più insieme all'Afd nel corso della prossima legislatura".
Il Carroccio si è subito allineato con la decisione di Rn dicendo che Salvini e Le Pen sono sempre concordi in ogni scelta. Quella di tagliare i ponti con il movimento di estrema destra tedesco potrebbe essere una mossa vincente per Le Pen nel lungo periodo: la leader degli ultraconservatori francesi potrebbe far guadagnare ulteriori consensi in Patria. All'elettorato di Rn non piace affatto la vicinanza con l'Afd.
Sono stati giorni difficili per l'Afd ed oggi è arrivata la decisione da parte di Maximilian Krah di lasciare il consiglio direttivo del partito e di interrompere immediatamente la sua campagna elettorale. Sulla decisione pesano ovviamente le recenti dichiarazioni a 'Repubblica' ma anche lo scandalo che ha riguardato l'arresto del suo assistente accusato di spionaggio per la Cina ed arrestato un mese fa.
Sono ora in corso le valutazioni di provvedimenti contro Afd prima del voto di giugno. La videochiamata tra Matteo Salvini e Marine Le Pen è stata utile a ribadire la vicinanza tra i due leader.