L'NBA piange la morte di Bill Walton, l'ex cestista dei Boston Celtics e dei Portland Trail Brazers. Vincitore di due titoli NBA, Walton divenne nel 1986 il famoso "sesto uomo", che sostituiva nonostante i ripetuti infortuni i compagni che non potevano giocare e risultava spesso decisivo.
Walton è deceduto a causa di un tumore ieri 27 maggio 2024, a 71 anni d'età. E' stato anche un famoso commentatore tecnico.
A causa di un tumore è venuto a mancare all'età di 71 anni Bill Walton, cestista ed uno dei centri passatori più forti di sempre nella storia della lega (incluso nella lista dei Top 50 e Top 75 NBA, così come nella Hall of Fame). L'NBA con un comunicato ufficiale ne ricorda il carisma e la bravura in campo, così come tanti tifosi ne piangono la simpatia da commentatore tecnico.
Alto 211 cm e con un peso di 113 kg, era stato inserito nel 1993 nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame. Walton era nato nel novembre 1952 nella città di La Mesa, in California e iniziò molto giovane a giocare a basket. Inizialmente, non molto alto e gracile fisicamente, era preso di mira dai bulli nelle scuole medie.
Guadagnati 20 centimetri in altezza, Walton diventò lui (come disse in un'intervista) il "bullo dei bulli". Di carattere estroverso e senza peli sulla lingua, il futuro cestista dei Boston Celtics fu arrestato all'UCLA durante una protesta contro la guerra in Vietnam, accusando il presidente Nixon di aver rovinato la sua generazione.
Negli ultimi anni risiedeva a San Diego insieme alla moglie Lori Matsuoka. Walton era già stato sposato una volta, avendo 4 figli: Adam, Nathan, Luke (altro giocatore professionista di basket) e Chris. Nel 2009 subì un intervento di fusione spinale di otto ore. Nella sua schiena vennero inseriti due aste di titanio e quattro bulloni da quattro pollici.
Dopo l'intervento riuscito, è stato ricoverato in ospedale per una settimana e non ha potuto muoversi per un anno.
Una volta ritiratosi dal mondo del basket, Walton aveva iniziato una lunga carriera nel mondo del commento tecnico alle partite di pallacanestro, principalmente per l'emittente ESPN.
Molti colleghi ne piangono lo spirito gioviale e l'acume nelle sue spiegazioni, così come tanti tifosi (anche quelli meno attempati) ne stanno ricordando in queste ore l'agilità e la bravura nei tiri ai tempi di Walton giocatore. Walton rimase sempre molto legato al mondo dell'UCLA (l'università di Los Angeles): dal 1972 al 1974 vinse il premio di miglior giocatore e le convocazioni per l'All-American e l'All-Conference.
Delle prestazioni tanto convincenti non potevano non accendere l'interesse del mondo professionistico. I Portland Trail Brazers selezionarono Walton per il Draft del 1974, cosa che permise alla squadra di vincere il titolo NBA nel 1977 (il cestista vinse anche il premio MVP delle Finals).
Walton però non giocò tante partite sia per i Brazers che per le successive squadre (San Diego Clippers, L.A. Clippers e Boston Celtics) per costanti infortuni alle ginocchia, cosa che non gli permise quella continuità di campo che tanti tifosi avrebbero voluto vedere considerata l'elevata qualità delle sue partite.
Walton si ritirò nel 1987 dopo aver perso le finali contro i Lakers. Nel 1986 vinse il titolo NBA.
A metà marzo il fratello di un importante giocatore dell'NBA, RJ Barrett dei Toronto Raptors, era deceduto lasciando un vuoto profondo nella famiglia del giovane cestista.