"Una cascata di seta blu" di Paolo Frusca. Ecco perché il mondo del calcio è cambiato grazie a Bela Guttman

Paolo Frusca, con "Una casacca di seta blu, regala un’opera che non è soltanto una semplice biografia di Bela Guttmann, figura leggendaria nel mondo del calcio. L’autore, celebra
non solo il talento calcistico di Guttmann, ma anche la complessa personalità e le vicissitudini della
sua vita.

"Una cascata di seta blu" di Paolo Frusca. Bela Guttman è molto di più che un centrocampista talentuoso

Bela Guttman, nato a Budapest nel 1899, e scomparso a Vienna nel 1981, è stato un centrocampista talentuoso e, successivamente, un allenatore innovativo che ha lasciato un’impronta indelebile nel
calcio europeo, e sudamericano. Ridurre, però, questa figura a un ruolo legato al mondo del
calcio è riduttivo, Guttamann è stato anche anche psicologo, maestro di danza, barista, e molto altro.
La poliedricità è uno degli aspetti, abilmente, descritti all’interno del romanzo, che aumenta il fascino di un uomo importante.

Un libro che è un esplorazione dell'universo emotivo Guttman

L’autore ha sentito la necessità di scrivere un romanzo su Guttmann, nonostante le numerose
biografie e articoli già esistenti, per esaudire la propria volontà di offrire un tributo
profondo, e ricco di sfaccettature ad un genio dello sport. La forma del romanzo scelta da Frusca gli ha permesso di esplorare, non solo i fatti concreti che hanno caratterizzato la vita di Guttmann, ma anche le sue emozioni, i suoi pensieri, le motivazioni interiori che lo hanno guidato nelle varie scelte della vita, creando così un ritratto completo, umano, ed esaustivo.

Bela Guttman, innovatore: ecco perché

Guttmann non è solo un protagonista della storia del calcio, ma un vero e proprio innovatore e proprio per questo motivo viene collocato accanto a figure dal calibro di Ernst Happel, Arrigo Sacchi, Hugo Meisl, Johan Cruyff e Pep Guardiola, allenatori che hanno trasformato il calcio secondo la propria visione. Il romanzo racconta come Guttmann, con la sua capacità di motivare, e manipolare, la psiche dei giocatori, ha rivoluzionato il modo di intendere e giocare a calcio, riuscendo a catturarne l’essenza mostrando come Bela Guttman abbia cambiato radicalmente il gioco del calcio.

Bela Guttman non è sganciato dal contesto storico e geografico dove ha vissuto

La scrittura di Frusca, descritta come "risciacquata nel Danubio" da Federico Buffa, evoca le atmosfere dell’Europa centrale, caratterizzate da un’eleganza e una profondità che ben si adattano al soggetto del libro. La narrazione è percorsa da una vena di inquietudine e un amore smisurato per il calcio, sentimenti che rispecchiano perfettamente la figura di Guttmann, e il contesto storico in cui ha vissuto. La prosa è ricca e dettagliata, in grado di guidare il lettore nei sentieri della carriera di Guttmann, tra vette di successo e cadute rovinose.

Un romanzo legato agli eventi storici del '900

Il "secolo breve" di cui parla Frusca, il Novecento, fa da sfondo alle vicende, un periodo turbolento che ha visto cambiamenti epocali nel mondo del calcio e non solo. La storia di Guttmann è indissolubilmente legata agli eventi storici del suo tempo, che Frusca riesce a intrecciare abilmente: la narrazione personale del protagonista con il contesto storico più ampio. Questo approccio permette di comprendere meglio non solo il personaggio, ma anche l’epoca di riferimento.

"Una cascata di seta blu" di Paolo Frusca: che romanzo è?

"Una casacca di seta blu" di Paolo Frusca è un romanzo che riesce a rendere giustizia a Bela
Guttmann, una figura complessa e rivoluzionaria del calcio. La profondità della prosa, e l’attenzione
ai dettagli storici, fanno di questo libro un’opera avvincente. È un tributo non solo a un grande uomo
di sport, ma anche a un’epoca e a una visione del calcio che ha lasciato un segno indelebile nella
storia.