Da amici e quasi nemici. Ecco quello che può succedere quando le cose in ballo sono tante e ci sono situazioni poco condivisibili, nonostante un'alleanza strategica e di idee affini. Ma quanto è successo tra Giorgia Meloni e Viktor Orban era chiaro agli occhi di tutti, soprattutto quando si è cominciato a parlare e discutere di Ucraina. E' questo l'argomento che più ha diviso. Dopo ci sono anche le nomie per l'Europarlamento, ma su quanto si deve decidere per Kiev c'è stato lo strappo.
Sembra incredibile, ma è quello che è successo tra i due leader di Italia e Ungheria. Nemmeno il tempo di godersi una vittoria importante nel calcio, che aveva visto Orban tra gli spettatori presenti sugli spalti a Stoccarda a vedere la sua Ungheria vincere, nemmeno un incidente stradale evitato per lasciare la Germania e volare in Italia gli ha fatto rivedere alcune posizioni e cercando di renderlo più morbido rispetto al suo pensiero.
E' stata una giornata pesante per Orban, ma lo è diventata ancora di più quando c'è stato il confronto tra conservatori e soprattutto con Meloni, l'alleata più forte in Europa. Un dialogo a senso unico: "Sull’Ucraina non intendo mostrare cedimenti e non penso che l’Europa possa mostrarsi debole", l'avvertimento di Giorgia Meloni direttamente a Viktor Orbán. Parole che non sono piaciute tanto al presidente dell'Ungheria. Tra i due leader c'è parecchia distanza. E non appare colmabile.
Tra Meloni e Orban è stato un dialogo franco, soprattutto sull'Ucraina, dove i due hanno posizioni nettamente differenti e il presidente del Consiglio italiano l'ha fatto vedere, eccome. Ma Orban non avrebbe mollato la presa, tanto da rimarcare l'errore "sostenere Kiev in questo modo".
Meloni ha tentato di portare a sé Orban, sottolineandogli per l'ennesima volta che se l'Ungheria avesse sottoscritto un patto per sostenere Kiev" in Europa, i due possono stare all'interno di uno stesso gruppo, ma il Pimo ministro ungherese non ha accettato ed è andato via contrariato. E anche molto.