La prima tappa del Tour de France 2024 sarà la Firenze-Rimini: la località romagnola assegnerà quindi la prima maglia gialla di questa edizione. Il percorso della prima frazione si presenta impegnativo, con un dislivello complessivo di 3200 metri e numerosi gran premi della montagna. La partenza avverrà nei pressi dell’Ippodromo delle Cascine a Firenze. Dopo un tratto neutralizzato, la corsa si dirigerà verso est, affrontando i primi 30 chilometri pianeggianti. Successivamente, inizieranno le salite con il Valico dei Tre Faggi (12,5 km al 5,1%), segnando il passaggio in Emilia-Romagna. Una dolce discesa condurrà i ciclisti al Monte delle Forche (2,5 km al 6,2%), seguito dal traguardo volante di Santa Sofia.
La sfida proseguirà con la salita del Passo del Carnaio (10,5 km al 4,6%), seguita da una serie di salite brevi ma intense. La salita di Barbotto (5,8 km al 7,6%) aprirà questa sequenza, seguita da San Leo (4,6 km al 7,7%) e Montemaggio (4,2 km al 6,6%). Con ancora 39 chilometri da percorrere, la corsa affronterà l'ultima salita significativa verso San Marino (7,1 km al 4,8%), con l'ultimo Gran premio della Montagna posto a 26,3 chilometri dal traguardo. Da lì, una discesa condurrà i ciclisti verso il Mar Adriatico, con un arrivo pianeggiante sul Lungomare Di Vittorio a Rimini.
La prima tappa del Tour de France 2024 potrebbe già mettere alla prova i principali contendenti alla classifica generale. Tra questi, Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) è uno dei favoriti, noto per il suo attacco spettacolare e la capacità di gestire sprint ristretti. Tuttavia, potrebbe anche lasciare spazio a un compagno di squadra come Adam Yates, Juan Ayuso, João Almeida o Tim Wellens.
Primoz Roglič (Red Bull-Bora-hansgrohe) è un altro grande nome, capace di vincere in una volata ristretta. La sua squadra include anche corridori come Jai Hindley e Aleksandr Vlasov, potenziali sorprese della giornata. Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) è noto per la sua forza nelle classiche e potrebbe cercare di staccare gli avversari, sebbene la sua condizione fisica sia ancora un’incognita. Jonas Vingegaard, leader della Visma | Lease a Bike, potrebbe adottare una strategia difensiva, con Matteo Jorgenson come possibile alternativa.
Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) è un altro candidato forte, grazie alla sua resistenza e velocità. Tra gli italiani, Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek) potrebbero sfruttare il percorso favorevole. Matej Mohoric (Bahrain Victorious) potrebbe cercare di anticipare in discesa, mentre Ben Healy (EF Education-EasyPost) e Maxim Van Gils (Lotto Dstny) sono altre potenziali sorprese. Le ruote veloci resistenti come Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Magnus Cort (Uno-X Mobility) e Alex Aranburu (Movistar) potrebbero giocarsi la vittoria in uno sprint ristretto. Anche Jasper Philipsen e Mathieu Van Der Poel (Alpecin Deceuninck) sono da tenere d'occhio, insieme a Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike).
Paul Lapeira (Decathlon Ag2r La Mondiale), Stephen Williams (Israel-Premier Tech), Dorian Godon (Decathlon Ag2r La Mondiale) e Romain Gregoire (Groupama-FDJ) sono alcuni dei corridori che potrebbero sorprendere, cercando di anticipare il gruppo o sfruttando la loro velocità in arrivo.