Il Torino si affida a Paolo Vanoli per mettere le radici di un nuovo corso, con la speranza che possa essere redditizio. L'ex tecnico del Venezia è alla sua prima esperienza in massima serie, un salto in avanti non indifferente, ma questo non preoccupa Giuseppe Vives.
L'ex centrocampista del Torino (2011-2017) ha scritto pagine importanti di storia granata, conosce quell'ambiente pieno d'ambizione, ed è sicuro che questo non sarà d'ostacolo per Vanoli: "Fa il salto in avanti, ma poco importa che venga dalla Serie B: se uno ha idee, può fare bene a prescindere dalla categoria".
Vives dunque è ottimista, ma è chiaro che per poter ambire alle coppe europee sia necessario avere una rosa performante, cercando di poter puntare sui pezzi da novanta. E inevitabilmente il discorso cade su Alessandro Buongiorno, vicino al trasferimento al Napoli di Antonio Conte: "Se non si riesce a puntare sui propri pezzi da novanta, allora diventa difficile poter puntare all'Europa", afferma Giuseppe Vives in esclusiva a Tag24.
Il Torino ha cambiato pelle, passando da Ivan Juric a Paolo Vanoli, con quest'ultimo che stuzzica l'interesse di Giuseppe Vives. Per l'ex centrocampista granata, il fatto che il mister venga dalla Serie B non è un fattore negativo per le ambizioni della squadra.
D: Con Juric si parlava di Europa, ora tocca a Vanoli: la incuriosisce?
R: Si, ha fatto un bel lavoro con il Venezia. Di sicuro si dovrà ripartire comunque, perché i granata avevano portato avanti un progetto croato; adesso c’è un altro nome con nuove idee che non potranno essere assimilate da subito.
D: Ha dimostrato di poter fare bene anche in Serie A Vanoli?
R: Ma certamente, perchè se hai le idee puoi fare bene sia in Serie A, B o C, mostrando così di saperci fare a livello globale. Bisogna dare queste opportunità agli allenatori che hanno fatto bene anche in altre categorie, come giusto che sia.
D: Torino è ambiziosa, e si riparte dalla voglia d’Europa: potrebbe giocare un brutto scherzo a Vanoli dal punto di vista delle aspettative questa volontà?
R: Torino è ambiziosa da sempre, come giusto che sia. Io spero che questa volta possa arrivare l'Europa, però servirà tempo per poter assimilare i concetti e mostrare la nuova veste del Torino. Io Vanoli l’ho visto a Venezia, ha fatto giocare bene la squadra, e lo stesso penso possa farlo anche in granata. Alzare l’asticella sarebbe bello, i tifosi lo meritano; poi io so di cosa si parla, avendo vissuto notti europee: l’atmosfera era sublime.
Il Torino vuole sognare, ma inevitabilmente per crescere serve partire da uno zoccolo duro di big, anche se in tal senso Alessandro Buongiorno è vicino a vestire la maglia del Napoli, con Giuseppe Vives che si è fatto un'idea in tal senso.
D: Buongiorno è finito nelle mire del Napoli.
R: La società deve essere sincera e far capire i propri obiettivi. Oggi difficilmente si trattengono i giocatori importanti, e purtroppo si deve ripartire da capo quando arrivano queste cessioni. Così è difficile raggiungere l’Europa: a volte si deve fare un sforzo importante per cercare di raggiungere determinati obiettivi, altrimenti la strada è molto in salita.
D: L’anno scorso cos’è mancato al toro per l’Europa?
R: La continuità di risultati, nonostante le partite le abbia giocate. Bisogna cercare di inserire un tassello un anno alla volta; ma se poi lo stesso viene fatto con le cessioni, allora si rimane fermi.