Prima Federico Chiesa, poi tutti gli altri. C'era un periodo in cui, dalle parti della Continassa, quando si doveva schierare l'undici titolare il primo nome della lista era quello del talentuoso esterno italiano. Era la Juventus di Andrea Pirlo, quella del super Cristiano Ronaldo dei 36 gol in 44 partite e di tanti altri campioni. Nonostante ciò la stima di cui godeva l'ex viola era unica, degna di un vero e proprio talento destinato a diventare un fuoriclasse.
Chiesa, arrivato all'inizio della stagione 2020/2021, riuscì da subito a calarsi nell'universo bianconero e chiuse la stagione d'esordio con 15 gol e 11 assist in tutte le competizioni. Un inizio promettente, in linea con il sonoro esborso della società: prestito biennale da 12 milioni di euro e acquisto finale da oltre 40. Con il passare del tempo, però, le prestazioni dell'esterno azzurro andarono a scemare, così come i suoi numeri.
La qualità di Chiesa non si discute ma i suoi alti e bassi hanno innescato più di un dubbio nei piani alti della società. Il cambio ruolo nel corso dell'ultima stagione lo ha riportato su una media realizzativa accettabile ma ha limitato la sua imprevedibilità. La pietra tombale sull'avventura bianconera l'ha posta Thiago Motta, tagliandolo fuori dal progetto tecnico e mettendolo ufficialmente sul mercato.
Chiesa non avrà difficoltà a trovare una squadra con cui ripartire (forse la Roma). Prendere un giocatore nel pieno della sua carriera a soli 25/30 milioni è un affare per chiunque, persino per chi non faccia dell'uno contro uno sulle fasce il suo cavallo di battaglia. Poco importa se l'ex Fiorentina sta vivendo un momento complicato, confermato anche dal pessimo Europeo. Chi lo conosce sa che Chiesa non ha ancora fatto vedere la sua versione migliore ed è in cerca di riscatto, ora più che mai.