Dopo Josep Martinez, che arriva dal Genoa sebbene non sia ancora ufficiale, e dopo aver annunciato Piotr Zielinski, ora l'Inter è pronta ad abbracciare il terzo acquisto per la prossima stagione. All'aeroporto di Milano Malpensa infatti, nel primo pomeriggio, è arrivato Mehdi Taremi. Inzaghi non vede l'ora di poter lavorare con la squadra al completo. Il raduno ad Appiano è fissato per sabato 13 luglio e a quel punto, il tecnico, potrà ritrovare i suoi ragazzi e finalmente conoscere anche i nuovi acquisti. Per commentare il mercato dell'Inter, con uno sguardo anche alle dirette concorrenti, Marco Branca, ex calciatore nerazzurro, nonchè osservatore e dirigente del club, dal 2002 al 2011, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Ancora qualche giorno di riposo e poi anche l'Inter campione d'Italia si ritroverà ad Appiano Gentile per iniziare i lavori per la prossima stagione. Inzaghi ha convocato il raduno dei nerazzurri per sabato 13 luglio e non vede l'ora di mettersi all'opera. Nel frattempo il club si è mosso sul mercato, puntellando la rosa con mosse già previste nei mesi scorsi. In ballo ci sono anche varie trattative in uscita e soprattutto alcuni rinnovi di contratto importanti, in primis quello del tecnico. Nel frattempo Juventus, Milan e Napoli si stanno rinforzando, per ridurre il gap, ma i nerazzurri restano la squadra da battere. Per commentare il mercato dell'Inter, con uno sguardo anche alle dirette concorrenti, Marco Branca, ex calciatore nerazzurro, nonchè osservatore e responsabile dell'area tecnica del club, insieme ad Oriali, dal 2002 al 2011, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
D: Oggi è stata la giornata di Taremi che è arrivato a Milano ed è il terzo acquisto per la nuova stagione. Come valuta le mosse dell'Inter?
R: Credo che l'Inter si stia muovendo bene come al solito e soprattutto lo ha fatto per tempo. Due, delle tre operazioni concluse, sono state già intavolate tempo fa. La dirigenza si sta muovendo puntando sia sulla convenienza economica, che sulla qualità, per mantenere alto il livello tecnico della rosa nerazzurra. Vedremo cosa succederà ancora in questa sessione di mercato e se ci saranno possibilità di cessioni, seppur non troppo dolorose, o eventualmente nuovi acquisti.
D: Lei ha parlato di eventuali cessioni, ma pensa che sarà venduto qualche big?
R: Sinceramente non credo, anche se dipende anche dalla volontà dei giocatori. Qualcuno potrebbe voler giocare di più e quindi potrebbe chiedere la cessione, ma credo che questo sarebbe l'unico motivo. In questo momento tutti i giocatori dell'Inter hanno dimostrato, a più riprese, di trovarsi molto bene in questo club.
D: Juventus e Napoli si stanno muovendo molto, il Milan è leggermente indietro, ma come vede le dirette concorrenti dell'Inter? I nerazzurri sono ancora la squadra da battere?
R: Per adesso direi proprio di sì, perché ha un sistema collaudato e che funziona. All'Inter i giocatori si conoscono perfettamente e hanno tutti un'alta propensione al lavoro e grande ambizione professionale. Le altre squadre invece, com'è il caso del Napoli, devono riprendere il discorso quasi da capo o comunque migliorarlo. I nerazzurri invece, il filo del discorso non lo hanno mai perso.
D: Tra le squadre più importanti del nostro campionato, quale può avvicinarsi più pericolosamente all'Inter?
R: In questo momento non ho grande preoccupazione da questo punto di vista. Credo però che la cosa più semplice da dire, sia che il Napoli, se avrà una squadra completa e considerando il fatto che avrà tutta la settimana a disposizione per poter preparare ogni singola partita, potrebbe essere la squadra più pericolosa. Tutti conosciamo le caratteristiche di Conte.
D: Si comincia a lavorare per la prossima stagione e nei prossimi giorni ci sarà il raduno, prima di partire per il ritiro estivo. Tre giocatori sono già arrivati, quanto è importante la tempistica, nel mercato?
R: La tempistica è molto importante, solo che nell'attuale economia del nostro calcio, spesso non è possibile muoversi velocemente. Sportivamente parlando sarebbe fondamentale muoversi con rapidità, ma non sempre i dirigenti ci riescono. È chiaro che tutti vorrebbero poter accontentare il proprio allenatore e farlo lavorare nei tempi giusti, che sono quelli della preparazione estiva, ma in ballo ci sono milioni di euro.
D: Il nome che si fa sempre più insistente a quello di Gudmundsson. È un profilo giusto e pronto per il salto di qualità?
R: Assolutamente sì, è un ottimo giocatore, che può ricoprire diversi ruoli. Attacca bene e lo fa come lo fa l'inter, con delle grandi folate ma anche con fraseggi corti. Sarebbe un'ottima scelta e credo che lui sarebbe pronto per un grande club.
D: Nel frattempo si continua a trattare per il rinnovo di Simone Inzaghi. È giusto prolungare il suo contratto? Può essere l'allenatore giusto, non solo per il presente, ma anche per il futuro?
R: Credo che in questo momento si stia discutendo soltanto sugli anni di contratto e non su l'ingaggio. Ovviamente l'Inter gli garantirà uno stipendio più alto, anche perché Inzaghi lo ha meritato. Parliamo di un allenatore, per certi aspetti, vecchio stile. È educato e non perde quasi mai le staffe, ha una bella empatia con la sua squadra e con la società e ha dimostrato di essere molto bravo. Ritengo che sia stato in grado di migliorare, anno dopo anno.