"Se dovesse essere adottato e reso esecutivo l'emendamento Mulè ci saranno delle sanzioni per la Figc", parole dure e inequivocabili quelle della Fifa e della Uefa - i due organi calcistici principali - nei confronti della Federazione italiana.
La Fifa e la Uefa minacciano la Figc sull'emendamento Mulè, la lettera delle Federazioni internazionali più influenti del calcio è inequivocabile e mette pressione su Gravina e sul suo operato rischiando di compromettere anche gli Europei del 2023.
Come si legge dalla nota divulgata e scritta proprio dai due organi federali non ci sarebbe apertura sul passaggio dell'atto Mulè né per come è attualmente né se venisse modificata nella sua struttura e riformulata:
Così facendo, qualora la Figc dovesse portare avanti l'emendamento si andrebbe verso una serie di sanzioni che possono ricoprire un ampio ventaglio di scenari: dalle semplici multe fino alla sospensione della Federazione italiana.
A rischio ci sarebbe anche l'Europeo del 2032, affidato poco meno di un anno fa durante la cerimonia svoltasi a Nyon in Svizzera e dove il comitato esecutivo della confederazione ha scelto l'Italia in quanto paese co-ospitante insieme a quello della Turchia. L'Italia, dunque, potrebbe essere sollevata dall'incarico nonostante gli accordi precedenti ed essere isolata dalla Fifa e dalla Uefa.
Un messaggio chiaro e inequivocabile che mette pressione sulla Federazione italiana e sui prossimi passi che dovrà compiere il Presidente Gabriele Gravina insieme ai maggiori esponenti dell'organo riconosciuto.
A seguito della divulgazione della lettera è intervenuto il deputato Giorgio Mulè in persona, presente alla presentazione di un libro alla Camera, che rimanda ad accertamenti e chiude la questione in attesa dei prossimi chiarimenti:
Risposta piccata che si aggiunge a quella del Ministro per lo Sport Abodi di alcuni giorni fa all'agenzia Dire in cui si apprende che il comma 4 dell'articolo 16-ter era già in via di modifica e per questo sarebbe stato stralciato e riformulato affinché si mantenga il principio del maggior peso e autonomia delle leghe:
Ma cos'è l'emendamento Mulè? Prende il nome dal deputato Giorgio Mulè, prima citato, politico parte del partito Forza Italia nonché Vicepresidente della Camera dei deputati che si è occupato dell'atto volto a portare maggiore autonomia nelle leghe rispetto agli organi internazionali come Fifa e Uefa.
Obiettivo primario dell'emendamento è il riconoscimento della massima autonomia organizzativa e gestionale delle varie leghe. Un atteggiamento già preso in considerazione dalla Football Association in Premier League.
Aspetto prioritario quello del diritto di un parere vincolante sulle delibere della Figc: così la Serie A avrebbe finalmente il diritto di veto su questioni ricollegabili allo stesso organo, attualmente in totale competenza della Federcalcio italiana e per questo succube a determinati meccanismi.