Mister Baroni sta lavorando duramente nel ritiro di Auronzo di Cadore. Si è presentato ormai da giorni alla squadra, ha accolto i nuovi acquisti e aspetta che la società completi la rosa. Lotito e Fabiani stanno continuando a muoversi, ma l'ambiente resta ostico. Ieri Greenwood ha accettato l'offerta del Marsiglia e di tutta risposta, la Lazio, ha virato su Gaetano Castrovilli, richiesta diretta del tecnico. La Fiorentina ha perso il centrocampista a zero al 30 giugno e adesso, dopo 2 settimane di allenamento in solitaria, l'ex viola sembrerebbe vicinissimo ai biancocelesti e l'operazione si potrebbe chiudere già oggi. Per commentare il mercato della Lazio e la trattativa Castrovilli, Delio Rossi, che ha allenato sia i biancocelesti che la Fiorentina, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
In casa Lazio c'è tanto da fare. Baroni è al lavoro con la squadra e sta decidendo il futuro della fascia di capitano. Dopo la partenza di Immobile va individuato un leader, che possa rappresentare lo spogliatoio e l'ambiente e che sia riconosciuto e riconoscibile in campo. Nel frattempo Lotito e Fabiani sono alla ricerca di occasioni sul mercato. L'ultima è quella che dovrbebe portare Gaetano Castrovilli in biancoceleste. Il giocatore ex viola è svincolato e la fumata bianca potrebbe arrivare già nelle prossime ore. Qualcosa però dovrebbe muoversi anche in uscita e si valuta la possibilità di comprare anche un attaccante, in grado di sostituire Immobile. Per commentare il mercato della Lazio e la trattativa Castrovilli, Delio Rossi, ex allenatore biancoceleste e viola, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
D: Sembra tutto fatto con Gaetano Castrovilli: che ne pensa, sia a livello qualitativo che fisico?
R: Sicuramente è un prospetto importante, un giocatore che ha dimostrato di avere qualità. Purtroppo in questi anni ha avuto dei problemi fisici, ma è fondamentale che lui possa aver risolto per tornare ai suoi livelli. Nel calcio moderno è fondamentale star bene ed essere integro. La medicina negli anni ha fatto dei passi da gigante, ma solo il tempo ci potrà dire come sta. Lui non è uno come Totti, ad esempio, che giocava solo di tecnica.
D: Pensa che possa far bene alla Lazio?
R: Vedremo come giocherà Baroni. Castrovilli ha giocato quasi sempre centrocampista e mi sembra che i biancocelesti, per ora, non contemplino quel ruolo. A meno che non lo vogliano mettere sotto punta, ma di sicuro non è un esterno. I giocatori vanno scelti in base all'idea di gioco. In linea generale però è più un centrocampista, che non un trequartista o un attaccante esterno.
D: Intanto la scorsa settimana è partito Immobile, quanto perde la Lazio?
R: Quando intraprendi una strada, come quella di Immobile, sai cosa perdi ma non cosa trovi e per la Lazio sarà un'assenza importante. Spesso nel calcio ci si ricorda solo delle cose più recenti, ma lui è la storia di questo club. Per lui parlano i 207 gol realizzati. Per avere futuro, bisogna avere grande rispetto del passato e Ciro va ricordato come merita. Come tutte le storie, c'è anche un'età anagrafica e dei motivi che hanno portato il rapporto ad interrompersi. Uno così merita il giusto tributo. Vedremo se chi arriverà al suo posto sarà all'altezza, per ora i nomi non mi sembrano di questo livello.
D: Crede che in attacco possa arrivare qualcun altro, magari un nome più importante?
R: Non mi aspetto un nome importante, perchè credo che un attaccante di esperienza e di livello è fuori dai parametri della Lazio. A me ad esempio piace tantissimo il centravanti del Feyenoord, ma costa almeno 40 milioni. L'alternativa è prendere un giocatore adulto, agli ultimi anni di carriera, alla Klose. Non è facile però da trovare. Altrimenti si deve puntare su un giovane di prospettiva e fare una scommessa. Non mi aspetto di certo la prima opzione, ma altro. Sostituiranno i gol di Ciro, con quelli degli esterni e di squadra. Non è una situazione facile e non mi pare che nè Castellanos, nè Noslin, abbiano queste caratteristiche.
D: Si stanno vacendo tutte le valutazioni anche sulla fascia di capitano. Chi dovrebbe prenderla secondo te?
R: Io vi posso dire come facevo io. Davo la fascia a chi ci teneva, ma 99 volte su 100 poi, all'interno dello spogliatoio, il capitano non è determinato da una fascia. E' un ruolo istituzionale e di solito viene scelto per anzianità, o dalla squadra. L'allenatore dovrebbe portarli a scegliere qualcuno che sia idoneo. Credo però che si dia alla fascia più importanza di quella che realmente ha.