Il Torino continua a muoversi sul mercato e adesso, dopo aver ceduto un pezzo pregiato come Alessandro Buongiorno, cerca di chiudere qualche colpo importante in entrata. Robin Gosens vuole tornare in Italia e per i granata sarebbe un'occasione da cogliere al volo. L'ex Atalanta avrebbe già dato il suo ok a trattare con il club del presidente Cairo e starebbe aspettando una prima offerta da valutare. Vignato ci sta pensando, ma nelle ultime ore il tedesco dell'Union Berlino sarebbe balzato in cima alla lista dei desideri del direttore, per andare a completare il tassello sul fronte mancino. I tifosi si aspettano tanto e vorrebbero poter tornare in lotta per le prime posizioni. Ma per il Torino, il colpo Gosens, basterebbe per ambire all'Europa? L'ex calciatore granata, Riccardo Maspero, risponde a Tag24.
D: Vanoli ha preso il posto di Juric, è un nome che la convince?
R: Juric era una garanzia, ma ormai aveva fatto il suo tempo. C'era bisogno di nuovi stimoli, sia per lui che per il Torino, che vuole provare nuove situazioni. Vanoli può essere il profilo giusto per quello che ha già dimostrato, ma penso che abbia bisogno di tempo. Poi bisognerà vedere che tipo di squadra gli verrà fatta.
D: A proposito di questo, in casa Torino si parla tanto di Gosens, ma potrebbe bastare per puntare all'Europa?
R: Gosens alzerebbe parecchio l'asticella, ma è chiaro che si sono tante squadre che puntano all'Europa. Parliamo di un giocatore importante, di esperienza e che può dare tanto ai granata. Per puntare all'Europa però serve qualcosa di più e soprattutto servono alternative valide.
D. L'attacco del Toro si affida totalmente a Zapata?
R: Questo potrebbe essere uno dei problemi. Zapata è molto forte, ma non possiamo pensare che lui possa reggere tutto il campionato ad alti livelli. Servono i sostituti in grado di subentrare nei momenti di difficoltà e soprattutto servono giocatori in grado di darti un'alternativa, anche dal punto di vista del modulo.
D: Il Torino dovrà anche muoversi in difesa, come si sostituisce Buongiorno?
R: Lo scorso inverno c'era stata una trattativa per Buongiorno e alla fine la società aveva deciso di trattenerlo perchè venderlo voleva dire perdere una bandiera. Adesso invece, a distanza di pochi mesi, è andato via come se niente fosse. Sono rimasto perplesso e non me lo aspettavo. Pensavo fosse un ragazzo su cui la società voleva puntare, perchè incarnava i valori del club. Sono rimasto male e ora non è certo facile da sostituire. Vagnati dovrà trovare qualcuno che sia all'altezza e ora, cambiando anche l'allenatore, le incognite sono molte. Buongiorno si era calato nella parte, vedremo cosa faranno i nuovi. Vanoli avrà le sue idee e i suoi concetti di difesa e dovrà farle capire ai giocatori.
D: I tifosi contiuano a chiedere investimenti a Cairo per il definitivo salto di qualità che una piazza così merita. Può essere l'anno buono?
R: Il Torino deve assolutamente tornare a quel livello e rientrare in lotta per l'Europa. Non è facile perchè nel calcio di adesso, per arrivere tra le prime, devi investire tanto. Dipende dal presidente e da quelle che saranno le sue ambizioni.