Buone notizie per i fan di Ed Sheeran. Il chitarrista e cantautore britannico si esibirà il 14 giugno 2025 all'Olimpico di Roma. Gli acquirenti potranno finalmente godersi il concerto ai posti inizialmente acquistati e per cui avevano legittimamente pagato una specifica cifra.
A causa di un presunto bug sulla piattaforma, dedicata alla vendita di biglietti per live musicali, spettacoli teatrali ed iniziative di varia natura, gli utenti sono stati presumibilmente rimbalzati in altre aree dello stadio, scelte automaticamente dal sistema, come ad esempio, parterre e platea.
Il sito non aveva potenzialmente offerto al cliente la possibilità di scegliere il posto desiderato, protagonista infelice di una formula roulette con dei prezzi, a detta degli utenti, estremamente esosi.
Una e-mail inviata dal competitor Ticketmaster Italia sembra aver fatto totalmente luce sulla vicenda, promettendo agli appassionati del cantante la giusta ubicazione, senza alcun sovrapprezzo.
Nessun giro di parole o giustificazione da parte di Ticketmaster, che dopo circa dieci giorni dall'acquisto ha risolto il problema, riassegnando i corretti posti per il concerto di Ed Sheeran ai suoi clienti.
"Ti abbiamo riposizionato nelle tribune centrali dello stadio, garantendoti dei posti migliorativi rispetto ai precedenti" scrivono gli addetti stampa della piattaforma, ai numerosi acquirenti e vittime del singolare bug.
Una storia a lieto fine per chi ha acquistato dalla suddetta compagnia, ma le altre ditte avranno fatto lo stesso?
Tag24 aveva già seguito la vicenda inerente al concerto di Ed Sheeran sin dal suo inizio, focalizzandosi in quel caso sulle numerose segnalazioni ricevute su un altro venditore, TicketOne, che a riguardo non ha mai fornito una risposta, nonostante il diritto di replica offerto dal quotidiano.
Problema risolto da Ticketmaster, ma da parte dell'altra società è avvenuto lo stesso mea culpa? Anche in questo caso è necessario dare all'azienda il beneficio del dubbio con la speranza che siano avvenute le specifiche ricollocazioni.
Nessun caso dunque di secondary ticket, ma questo naturalmente non implica che tutto il pubblico pagante debba ricevere quanto richiesto.