Si sa: i grandi eventi servono per stupire e, spesso, anche per scandalizzare. Quindi, come possono sottrarsi le Olimpiadi di Parigi 2024 a questo? Risposta: non possono. Così, dalla cerimonia d'apertura dei Giochi, si inseguono le polemiche sulla rappresentazione blasfema - dice qualcuno - dell'Ultima Cena, mentre altri alzano (metaforicamente) gli occhi al cielo e dicono: "È come "Il Pap'occhio" di Arbore!". Cosa ne pensa il mitico Andy Luotto, volto del celebre meteorologo musulmano Harmand? La risposta a TAG24.
La satira e l'ironia sono strumenti potenti nelle mani di chi sa come utilizzarle. Peccato che, poi, non tutti siano in grado di coglierle. Ogni argomento, però, può cadere vittima delle grinfie di questo tipo di critica e quale meglio di politica e religione?
Anzi, proprio attorno alla religione - Cristiana - ruota la più recente polemica. Gli utenti sui social, infatti, si sono scatenati a suon di post per commentare la rappresentazione dell'Ultima Cena, inscenata alla cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici 2024. E se da un lato c'è chi si è sentito offeso dall'aver visto la scena biblica totalmente scardinata, dall'altro c'è, invece, chi ha difeso la scelta in nome della libertà e dell'inclusività.
Ma quand'è che l'ironia cessa di essere tale e sfocia nella blasfemia? Qualche utente sui social che non è d'accordo né con l'una né con l'altra fazione, anzi, argomenta che questa non è la prima volta che al pubblico è mostrato un passo biblico in chiave satirica.
Il popolo italiano, infatti, da amante cinefilo, nei giorni scorsi, ha rimestato nel passato e ha ritirato fuori il celeberrimo, quanto controverso, film di Renzo Arbore "Il Pap'occhio". A TAG24 il racconto dell'attore e comico Andy Luotto della sua esperienza su quel set.
Divertito Andy Luotto, intervistato da TAG24, che ride davanti alla notizia che "Il Pap'occhio" sia paragonato alla coreografia organizzata per l'inaugurazione dei Giochi Olimpici 2024. Eppure, per quante analogie possano esserci fra le due rappresentazioni, Luotto spiega:
"Nessuno può negare la totale innocenza dell'umorismo che c'era. Perché non è nello stile di nessuno di noi, collaboratori di Arbore, offendere qualcuno. Anch'io ho passato un guaio poi con "Quelli della notte", con i fratelli musulmani, ma mai nella mia vita penserei di offendere il credo di qualcuno. Era la totale libertà, la felicità di esprimersi con divertimento e ironia. Non c'è alcun tentativo di offendere o di fare ironia politica o religiosa. È solo puro divertimento. Ahimè, la maggior parte delle persone che avevano a che fare con il film sono persone colte, intelligenti".
E aggiunge:
"Non c'è più quella grande bellezza, felicità di esprimersi con gioia. Chissà perché? Ovviamente, ci sono riferimenti al Vangelo, ma perché no? Certo, senza offendere nessuno. Allora, dico, le Sorelle Bandiera, Tito LeDuc, che - ahimè - non è più tra di noi, io lo volevo come madrina per mio figlio, battezzato al Vaticano. Il prete, che poi è diventato cardinale, sua Eccellenza Pastore, mi ha detto: "Andy, io ti permetto qualunque cosa". Allora loro sono venuti lo stesso al battesimo: lei non ha fatto da madrina, però, tutte e tre le sorelle furono ben accette, perché tutti, persino la Chiesa, ha capito la felicità della celebrazione. Adesso ci sono sempre meno persone così".
E ricordando la nascita dell'idea, Luotto dice che Arbore, ai tempi, invita tutta la troupe de L'altra Domenica a casa di Luciano de Crescenzo, scrittore e regista scomparso lo scorso luglio 2019. Ai commensali piace così tanto il progetto da definirlo una "magnifica stupidaggine". Tutti si divertono a discuterne e riflettere sul film, senza alcuna malizia né volontà di offendere. È su questo punto, infatti, che Luotto dice:
"Le persone intelligenti sono sensibili a tutto e se c'è dell'intelligenza dietro e si capisce che non c'è nessuna di offesa, vilipendio, perché non ironizzare? Io sono nato e cresciuto cattolico e ho cresciuto i miei figli con una spiritualità. Che è quello che manca oggi. Cos'è la spiritualità? È bellezza e felicità. Il mondo ha dimenticato entrambe".
Scandalizzati e arrabbiati, invece, i preti esorcisti francesi che oggi, 29 luglio 2024, condannano la cerimonia d'apertura, nonostante le pubbliche scuse degli organizzatori dell'evento sportivo. "Nauseante" la "sfilata delle Drag Queen" secondo i preti, che dichiarano:
E criticano aspramente, definendo "ignoranti" dei concetti di libertà e dignità umana proprio chi compie questo genere di comportamenti.