E' successo davvero, è successo di nuovo. Dopo la medaglia d'oro conquistata da Nicolò Martinenghi nei 100 metri rana ai Giochi di Parigi 2024, che ha regalato all'Italia il primo grandissimo successo di questa rassegna olimpica, ieri sera ci ha pensato Thomas Ceccon ha riscrivere la storia. Vola sull'acqua, compiendo una rimonta incredibile nella parte finale dei 100 metri dorso, dopo una partenza in sordina. Ha chiuso la sua gara in 52"00, 4 centesimi in più rispetto al suo record del Mondo, diventando leggendario e strameritando la medaglia d'oro. Serata magica ma al tempo stesso beffarda per Benedetta Pilato, che non arriva al podio nei 100 rana femminile per un solo centesimo. Il nuoto però vuol stupire ancora e proverà a farlo sicuramente con la Quadarella e Paltrinieri, ma non solo. Intanto l'Italia si gode un immenso Ceccon, medaglia d'oro alle Olimpiadi e per commentare quanto visto finora a Parigi 2024, l'ex campione, Domenico Fioravanti è intervenuto in esclusiva a Tag24.
D: Thomas Ceccon è medaglia d'oro alle Olimpiadi. Qualcuno l'ha definita una medaglia quasi scontata, sebbene ai Giochi non ci sia mai nulla di scontato. Ti aspettavi questo oro?
R: Diciamo che sulla carta, quella di Thomas, era la medaglia più attesa, sulla quale puntavamo tutti. Ceccon aveva gli occhi addosso di tutto il nuoto italiano, mentre quella di Martinenghi è stata una bellissima sorpresa.
D: I primi due ori arrivano dal nuoto, a dimostrazione del fatto che si sta vivendo un grande momento?
R: Abbiamo sempre dei campioni che riescono a venir fuori e molto spesso questo accade soprattutto da piccole realtà. Abbiamo la bravura e la fortuna di avere un buon ricambio generazionale. Poi ci sono delle Olimiadi in cui riusciamo ad ottenere meno, ed altre, come in questo caso, in cui riusciamo a partire forte. Da 24 anni a questa parte c'è stato un bel cambio di rotta nel nuoto italiano.
D: Sia Ceccon che Martinenghi, possono migliorare ancora? Cosa ti aspetti dal futuro?
R: Uno più dell'altro è già da diversi anni che conquista medaglie in ambito intenazionale e mi riferisco a Nicolò. Thomas se vogliamo è un pò più acerbo, da questo punto di vista. La speranza è che il prossimo quadriennio possa riservarci belle sorprese in entrambi i casi. E' chiaro però che la speranza è una cosa, e la realtà è un'altra. E' sempre difficile prevedere cosa succederà nella carriera di un atleta. Quel che è certo è che sono giovani e forti e hanno un bel futuro davanti.
D: Per un centesimo manca la medaglia Benedetta Pilato, che termina in lacrime e con qualche polemica, rispetto alle dichiarazioni della Di Francisca. Che ne pensi?
R: Purtroppo nello sport e soprattutto nel nostro, si lotta per un centesimo e la medaglia passa da dettagli minimi. Dispiace perchè queste cose un pò ti segnano e le occasioni perse, difficilmente possono ricapitare. La speranza è che lei possa arrivarci di nuovo, ma non è così socntato. Per quel che riguarda le polemiche, non voglio entrare nel merito e penso che ognuno possa dire quel che vuole, nei limiti dell'educazione. La Pilato è una ragazza giovane e ognuno è diverso dagli altri. La reazione ci sta e quello che per noi può sembrare strano, per noi può essere normale e viceversa. Credo che in quelle lacrime ci fosse anche nervosismo e tensione. In questi anni ha fatto tanti cambiamenti, ha lasciato la sua città e ha scelto un nuovo allenatore. Dare giudizi, un pò gratuiti, mi sembra che si possa evitare. E' sempre quarta alle Olimpiadi, purtroppo per un centesimo.
D: Può crescere ancora, considerando che ha 19 anni?
R: La speranza è questa, ma poi non si sa mai perchè in ambito femminile va detto che le atlete maturano prima rispetto ai ragazzi. Non voglio gufargliela, ma è difficile da dire. Tra l'altro lei è specialista dei 50 e da poco tempo si è specializzata anche sui 100, visto che i 50 metri alle Olimpiadi non ci sono.
D: Abbiamo iniziato alla grande, ma ora cosa ti aspetti da queste Olimpiadi?
R: Mi aspetto un proseguo di un certo tipo perchè siamo partiti bene, i primi giorni sono stati ottimi e dobbiamo mantenere questo livello. Mi sembra di rivedere Sydney 2000 perchè anche all'epoca la partenza fu ottima, con un quarto posto per un centesimo e diversi podi già dalle prime giornate. Occhi puntati sulla Quadarella e su Paltrinieri che sono i nostri alfieri. La sorpresa però ci può sempre stare, perchè se vogliamo anche Martinenghi non era previsto. Non sarà facile, questo è sicuro.