Presidente del tribunale della Città del Vaticano, nonché ex procuratore aggiunto di Palermo. Ecco chi è Giuseppe Pignatone, 75 anni, tra gli indagati nell'ambito del dossier "mafia e appalti".
Oggi, 31 luglio 2024, si è recato al palazzo di giustizia di Caltanissetta per essere ascoltato.
Giuseppe Pignatone, che in passato ha anche ricoperto il ruolo di procuratore a Reggio Calabria e a Roma, è indagato per un presunto insabbiamento per l'indagine su mafia e appalti del 1992.
L'inchiesta, una delle cause della strage di via d'Amelio- Paolo Borsellino stava iniziando a svilupparla, prima di essere ucciso- era focalizzata su rapporti tra i mafiosi palermitani Antonino Buscemi e Francesco Bonura e il gruppo Ferruzzi, guidato da Raul Gardini.
All'epoca Pignatone era sostituto procuratore a Palermo, alle direttive di Pietro Giammanco, deceduto nel 2018.
Nello stesso fascicolo risultano indagati anche l’ex magistrato antimafia Gioacchino Natoli e il generale della Guardia di Finanza Stefano Screpanti.
La vicenda è stata ricostruita davanti la Commissione nazionale Antimafia dall'avvocato Trizzino, marito di Lucia Borsellino, nel mese di settembre 2023.
Natoli e Screpanti sono già stati interrogati: il primo si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre il secondo ha respinto ogni accusa.
Natoli, secondo i magistrati di Caltanissetta, avrebbe chiesto l'archiviazione del filone d'indagine, distruggendo bobine con intercettazioni di rilievo e di fatto aiutando alcuni imprenditori mafiosi a non essere coinvolti.