Un inferno di fuoco, fumo e cenere ha devastato Marina di Pulsano, lungo il litorale jonico della provincia di Taranto, lo scorso 30 luglio 2024: il terribile incendio ha provocato ingenti danni e la morte di una donna di 86 anni. Oggi, 3 agosto 2024, i carabinieri hanno trasportato in carcere il presunto piromane, un 67enne del posto.
Caldo, sole e temperature da record. Un trio che spinge molti a cercare sollievo al mare. Ecco, quindi, che Lido Silvana, a Marina di Pulsano, nel Tarantino si riempie di turisti e villeggianti in fuga dall'afa della città. Poi la tragedia.
È il 30 luglio 2024. Martedì pomeriggio. I negozi sono aperti, i bagnanti affollano le spiagge fra Lido Silvana e il villaggio turistico Fata Morgana e lo Jonio brilla sotto i raggi del sole. All'improvviso tutto viene soffocato da una nube di fumo nero e denso, mentre fiamme rosso vivo si propagano a velocità spaventosa, inghiottendo ville, attività commerciali e strutture ricettive.
In un attimo Marina di Pulsano si ritrova avvolta dal fuoco. Un'anziana 86enne si accorge del rogo, ma non riesce a fuggire. Arranca nel calore sempre più intenso che la ustiona, cade nel giardino della sua villetta e rimane lì, riversa a terra fino all'arrivo dei pompieri.
Originaria di Andria, ma da tempo residente a Taranto. l'86enne muore dopo due giorni di agonia all'ospedale di Taranto, a seguito delle terribili ustioni riportate sull'80% del corpo. Troppo gravi, nonostante gli sforzi dei medici per salvarla.
Oltre 50 gli sfollati, mentre i vigili del fuoco cercano in tutti i modi di arginare il maxi incendio alimentato dal caldo vento di maestrale. Serpeggia la paura fra la gente del posto e torna alla memoria l'altro, orribile, rogo. Quello del 25 giugno 2001, quando la meravigliosa pineta e tutta l'area sono state rase al suolo da un incendio.
Le forze dell'ordine aprono un fascicolo di indagine e vagliano le telecamere di sicurezza di tutta la zona per trovare il colpevole. Presunto piromane, un 67enne, Pasquale T.P. accusato e arrestato per incendio doloso e morte in conseguenza a un altro delitto.
All'udienza di convalida del fermo, ieri 2 agosto 2024, l'uomo è scoppiato in lacrime davanti al gip, Alessandra Rita Romano, che nel corso della serata ne ha disposto il passaggio dai domiciliari al carcere di Taranto, dove oggi 3 agosto 2024, l'uomo è stato scortato.
Nella sala del Tribunale, il 67 - che secondo le prime ricostruzioni è incensurato - ha spiegato che si è trattato di un fatale incidente: nel tentativo di eliminare delle sterpaglie da un terreno comunale limitrofo alla sua proprietà, avrebbe appallottolato dei volantini ai quali avrebbe dato fuoco.
Il vento di tramontana e le elevate temperature, poi, avrebbero fatto sfuggire di mano la situazione, alimentando le fiamme e facendole propagare velocemente, senza alcuna possibilità di rimedio. L'uomo si è detto "pronto a qualsiasi condanna".
Purtroppo, però, il dramma degli incendi non accenna a placarsi neppure nel resto dell'Italia. Lo scorso 1 agosto 2024, infatti, Roma è stata devastata dai roghi scoppiati in diversi quartieri: colpiti Casalotti, Monte Mario e Settecamini.