L'inizio di agosto porta buone notizie per i tifosi giallorossi. Non solo sul fronte del calciomercato, che vede la squadra guidata da Daniele De Rossi rinforzata con nomi che fanno sognare i tifosi, dopo una scorsa annata sottotono. È di oggi, 3 agosto 2024, un importante aggiornamento da Massimiliano Umberti, presidente del quarto Municipio, sul nuovo stadio della Roma che sorgerà a Pietralata, che annuncia il possibile inizio degli sgomberi dei terreni nell'area interessata dall'impianto già per la prossima settimana.
Un passaggio fondamentale che andrà a rimuovere uno degli ultimi ostacoli all'inizio effettivo dei lavori di costruzione.
Maglietta 'd'ordinanza' con il logo della Roma e sorrisi per una bella giornata di sport e di sole, all'insegna ovviamente dei colori giallorossi. Arriva così Massimiliano Umberti a Rieti dove oggi la Roma di De Rossi affronta in amichevole l'Olympiacos allo Stadio Centro d'Italia intitolato a Manlio Scopigno.
Viene raggiunto dall'inviato di TAG24 Thomas Cardinali al quale Umberti dice "siamo qui di passaggio e abbiamo approfittato". Ma la maglietta e il suo sorriso sornione raccontano, ovviamente, un'altra verità.
Ma anche in una giornata di relax Umberti non si sottrae di fronte a un paio di domande del cronista in merito alla questione dello stadio di Pietralata, 'bollente' quasi quanto questa estate 2024. Il presidente del IV Municipio annuncia "novità importanti", confermando che "si va verso lo sgombero dei terreni che erano ancora in sospeso".
Parole che ribadiscono quanto sostenuto a giugno da Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale ma che aggiungono un'ulteriore accelerazione del progetto. Umberti appare, infatti, molto fiducioso quando sostiene che già la prossima settimana potrebbe essere quella giusta "per l'inizio degli sgomberi", operazione con la quale, conclude, "il Comune va a riprendersi i suoi terreni".
Umberti conferma, dunque, che al momento la tabella di marcia è rispettata e che il progetto procede nel modo previsto.
A sbloccare la situazione e a permettere di accorciare i tempi sono state due sentenze del Tar del Lazio arrivate il 1 agosto che hanno respinto la richiesta di due proprietari di terreni nella zona che chiedevano la sospensione delle ordinanze di sgombero da parte del Comune.
Inoltre, le sentenze hanno stabilito non solo che la proprietà di quelle aree è del Comune ma anche che esse hanno una funzione pubblica che ne vieta l'occupazione da parte di soggetti privati che non hanno alcun titolo per rivalersi su di esse.
I due proprietari potrebbero ancora fare ricorso al Consiglio di Stato ma, anche in questo caso, i tempi per una sentenza definitiva dovrebbero essere piuttosto brevi, arrivando entro la fine di agosto. Il Comune, nel frattempo, può comunque procedere con le operazioni preliminari agli sgomberi, relative alle valutazioni dei servizi sociali, per poi dare il via ai lavori veri e propri.