Si continua a parlare dell’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne che la mattina del 4 ottobre scorso è stata trovata senza vita nei sotterranei di un condominio di via del Ciclamino, a Rimini. Dopo l’arresto del vicino di casa Louis Dassilva - che secondo gli inquirenti l’avrebbe uccisa, accoltellandola, per coprire la sua relazione extraconiugale con la nuora - anche la moglie, Valeria Bartolucci, è finita nel mirino di chi indaga. L’accusa è di stalking. Il motivo? Le minacce e le offese rivolte a Manuela Bianchi, cristallizzate in dei messaggi inviati alla giornalista del Cusano Media Group Tiziana Ciavardini, trasmessi in anteprima a Morning News su Canale 5 e poi da 7sul7 Daily, in onda tutte le mattine su CusanoNews7.
Adesso forse riesci a capire perché gli vorrei fare un’incisione xifo-pubica, a y, come durante l’autopsia – dice Valeria in uno dei messaggi inviati alla giornalista su Messenger -. Perché lei voleva vincere la guerra senza fare prigionieri e pensava di essere talmente furba che non solo mi avrebbe rubato il marito (Louis Dassilva, ndr), ma mi avrebbe proprio privata anche di quel briciolo di dignità che mi sarebbe rimasta.
E prosegue: Perché una persona che nel momento in cui va a letto con un’altra persona, sposata, tu frequenti la sua casa, mangi alla loro tavola, ti insinui nelle loro uscite del fine settimana, nel picnic delle stelle cadenti...cioè, voleva stravincere no?. Il riferimento è a Manuela Bianchi. Valeria Bartolucci, arrabbiata, racconta di come siano cambiati i suoi sentimenti dopo la scoperta della relazione tra la donna e il marito.
Tutto il bene, l'affetto, l'empatia, la compassione, la tenerezza che io avevo avuto per lei in quei momenti, in quei periodi, si è trasformato all'istante in odio, ma un odio puro… Un odio velenoso, distillato, concentrato, che è la ragione che mi tiene in vita: che lei un giorno pagherà e pagherà per mano mia, non del karma, dice in un audio.
La Ciavardini l’aveva contattata per chiederle se volesse intervenire come ospite ai microfoni della trasmissione La Storia Oscura, condotta insieme al collega Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus. Bartolucci, dopo aver rifiutato, avrebbe iniziato a confidarsi con lei su ciò che le era accaduto, abbandonandosi anche ad insulti e offese contro Manuela Bianchi.
Si trattava di conversazioni private, ma dopo le aggressioni messe in atto da Valeria nei confronti di Manuela ho deciso di parlarne con il consulente Davide Barzan, che poi le ha depositate in Procura. Avevo paura che, in caso di eventuali reiterazioni, la mia posizione potesse sembrare addirittura di complicità.
Qualcuno, insomma, avrebbe potuto dire alla giornalista, in caso di nuove aggressioni: Non aveva notato che la donna era arrabbiata e che si era mostrata minacciosa nei confronti di Manuela?. Non è stato facile prendere la decisione che ho preso – spiega Ciavardini –, ancora oggi provo una sensazione contrastante. Se da una parte ho tradito la fiducia di una donna ferita (Valeria), che aveva trovato in me una vicinanza al suo dolore, dall’altra ho messo in guardia un’altra donna (Manuela) da possibili vendette nei suoi confronti o della sua famiglia.
Spero che Valeria possa leggere le mie parole – aggiunge – e che, al di là della vicenda giudiziaria che coinvolge suo marito Louis, possa trovare una sua dimensione: la rabbia e la vendetta non portano a niente. Le suggerii di creare un’associazione, di trasformare il suo dolore in azioni positive, ma ha preferito continuare con i suoi atteggiamenti ‘guerrafondai’ (così li ha definiti lei stessa), che altro non hanno fatto che alimentare ancora di più i pettegolezzi e la curiosità sul caso.
Di sicuro qualcosa ancora non torna in questa vicenda: sono convinta che Valeria e suo marito stiano mantenendo un segreto che prima o poi verrà svelato – conclude la giornalista –. Non è la prima volta che una donna tradita giustifica il marito e se la prende solo con l’amante, ma in questo caso c’è di mezzo un omicidio, un delitto efferato, e non mi sembra possibile che passi in secondo piano.