24 Aug, 2024 - 14:38

Chi è Giorgio Allegri il 26enne di Ravenna morto durante un'escursione sul Monte Civetta

Chi è Giorgio Allegri il 26enne di Ravenna morto durante un'escursione sul Monte Civetta

Chi è Giorgio Allegri? La vita di Giorgio Allegri si è spezzata all’età di 26 anni per un tragico incidente su un sentiero di montagna. Il giovane, originario di Ravenna, è accidentalmente scivolato in un dirupo mentre era impegnato in un’escursione sul Monte Civetta insieme ad un gruppo di amici.

Nonostante la tempestività dei soccorsi, Giorgio Allegri è spirato poco dopo il suo trasferimento al vicino ospedale di Pieve di Cadore.

Gli amici e tutte le persone che lo conoscevano personalmente sono rimasti profondamente scossi da questa terribile perdita. Giorgio era un grande appassionato della natura e, non appena aveva un ritaglio di tempo libero, amava esplorare i sentieri di montagna.

Chi era Giorgio Allegri: la dinamica della tragedia

Nella giornata di ieri, venerdì 23 agosto 2024, Giorgio Allegri aveva organizzato un’escursione con alcuni amici. La meta era il Monte Civetta, localizzato sulle tanto amate Dolomiti ed in territorio del Veneto. Doveva essere una giornata di spensieratezza a contatto con la natura più incontaminata. Una passione quella per la montagna che lo accompagnava fin dalla giovanissima età.

Nel tardo pomeriggio, però, la serenità è stata interrotta dal terribile incidente. Giorgio Allegri, per cause ancora da accertare, è scivolato in un dirupo mentre stava attraversando il sentiero Tivan, nei pressi del paese di Alleghe. Il ragazzo, forse per un cedimento del terreno o per una banale distrazione, è precipitato nel vuoto per più di 100 metri.

Gli amici che erano con lui non hanno esitato a lanciare l’allarme. Erano circa le ore 18:00. In pochi istanti sul punto dell’incidente è sopraggiunto l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. I soccorritori hanno individuato la posizione del giovane e lo hanno raggiunto calandosi con il verricello. Giorgio Allegri era ancora in vita, ma le terribili conseguenze dell’impatto lasciavano trasparire il peggio.

Il personale sanitario ha pertanto provveduto al disperato trasferimento presso l’ospedale di Pieve di Cadore, ma era ormai troppo tardi. Le gravissime lesioni e le molteplici fratture subite nella caduta non hanno lasciato scampo al 26enne. L’équipe ospedaliera ha cercato in tutti i modi di salvare la sua giovane vita ma alla fine si sono dovuti arrendere e constatarne il decesso.

La magistratura non dovrebbe aprire alcun fascicolo di inchiesta sul caso, che verrà dunque catalogato come un puro incidente in ambito di montagna.

La commozione degli amici

La notizia della tragica scomparsa di Giorgio Allegri si è presto diffusa in rete. Ha raggiunto così anche la città di Ravenna, dove il giovane era nato. Anche chi non lo conosceva, ha voluto esprimere una parola di conforto indirizzata alla famiglia.

Giorgio Allegri aveva da poco conseguito la laurea in ingegneria biomedica al Politecnico di Milano ed era in procinto di trasferirsi in Belgio per un incarico di lavoro.  

Gli amici lo hanno ricordato con il suo immancabile sorriso e la naturale predisposizione a farsi volere bene, grazie alla sua bontà d’animo. Era un grande appassionato di sport. Oltre al forte legame con la montagna, il 26enne era un ottimo giocatore di pallanuoto. Militava per la squadra Pallanuoto Ravenna, con cui aveva raggiunto la serie B e di cui oggi era diventato anche il capitano.

Proprio l’associazione sportiva è stata una delle prime a pubblicare un messaggio di cordoglio sul proprio account Facebook. Nella nota, si sottolinea come la notizia della sua morte abbia lasciato ogni elemento della squadra senza parole. Il messaggio si conclude esaltando la sua figura sportiva, dal quale ogni altro tesserato dovrebbe trarre esempio.

La morte di Giorgio Allegri è stata riportata anche dall’assessore ravennate Giacomo Costantini. In un post rilasciato sul proprio account Facebook, l’assessore si è unito alle condoglianze per la famiglia e all’inimmaginabile dolore provato per una tale tragedia. 

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Valentina Todaro
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