Paola Conte prima e dopo: tutto sulla moglie trans di Carmine Diamante

Paola Conte è la compagna di Carmine Diamante, il cantante neomelodico napoletano deceduto a 35 anni a causa di una scarica elettrica. L'incidente è avvenuto mentre Carmine stava giocando con i nipoti nel giardino della casa vacanza della madre; l'uomo ha toccato un filo elettrico scoperto vicino alla fontana, iniziando a tremare prima di accasciarsi a terra.

Paola Conte prima e dopo

Paola, che lavora come parrucchiera, gestiva insieme al marito un salone di bellezza a Grazzanise, in provincia di Caserta. La coppia, che stava crescendo due figli (di cui online non sono specificate le origini), aspirava ad adottare un terzo bambino. Paola e Carmine avevano avanzato la richiesta di adozione per una bimba nigeriana di nome Ester, che viveva in una casa famiglia.

Paola Conte, moglie di Carmine Diamante, non è nata donna; circa vent'anni fa ha intrapreso un percorso di transizione di genere per vivere come tale.

Quattro anni fa Paola aveva parlato pubblicamente del suo percorso di transizione, iniziato all'età di 19 anni con la terapia ormonale e vari interventi chirurgici, che l'avevano portata a diventare donna.

Da quanto tempo stavano insieme?

Carmine e Paola stavano insieme da circa dieci anni, si erano sposati e crescevano due bambini insieme. Il cantante neomelodico napoletano, morto folgorato due giorni fa, aveva acquisito notorietà grazie a una canzone dedicata alla moglie, in cui raccontava la loro storia d'amore: "Io voglio te, non voglio lei".

La coppia aveva anche cercato di adottare una bambina, senza riuscirci. Per sette anni, infatti, Paola e Carmine si erano presi cura di una bambina affidata loro da una donna nigeriana. Quando la madre biologica era stata espulsa dall'Italia, il Tribunale aveva disposto che la piccola venisse collocata in una casa famiglia, poiché non c'era alcun legame giuridico con Paola e Carmine. I due avevano provato ad adottare la bambina, ma non ci erano riusciti; nell'intervista del 2020, Paola aveva attribuito il mancato successo dell'adozione alla sua transizione di genere.