Ci siamo, è il giorno del derby di Milano. Questa sera a San Siro andrà in scena la stracittadina tra Inter e Milan, con fischio di inizio alle ore 20.45. La squadra di Inzaghi parte con i favori del pronostico, è più forte e vuole ribadirlo ancora. Lo scorso anno ha vinto lo scudetto proprio contro i cugini rossoneri, e questa dovrà essere una motivazione in più per la squadra di Fonseca. In ballo però non ci sono solo tre punti, ma anche il futuro del tecnico milanista. Se la partita di questa sera dovesse andare male, il portoghese rischia seriamente il posto. La stagione è partita male e il club non si può permettere di perdere troppo tempo. Ma cosa ci si aspetta da Inter-Milan e soprattutto, in caso di sconfitta, sarebbe giusto esonerare Fonseca? Fulvio Collovati ha vestito entrambe le maglie nella sua carriera, sa bene cosa significa il derby, e ha risposto in esclusiva a Tag24.
D: Tutto è pronto per il derby di Milano: quali sono le tue aspettative per Inter-Milan e soprattutto cosa ti aspetti da Inzaghi e Fonseca?
R: L'Inter parte inevitabilmente con i favori del pronostico, alla luce di quello che abbiamo visto nell'ultimo periodo. Ho commentato Milan-Liverpool pochi giorni fa, e ho visto tantissimi errori, soprattutto nell'atteggiamento. Detto questo però, nei derby non c'è mai nulla di scontato. E' chiaro che in questo inizio la squadra di Fonseca ha avuto delle difficoltà e come ha detto il mister, ha dei problemi sia a livello strutturale, che individuale. Inzaghi ne deve approfittare. Ogni dettaglio farà la differenza, ma mi aspetto una reazione da parte del Milan.
D: A proposito di reazione, la sconfitta con il Liverpool ha deluso soprattutto per il modo in cui è arrivata e in campionato i rossoneri non hanno convinto. Il derby rischia di essere da dentro o fuori per Fonseca, oppure è troppo presto per pensare ad un esonero?
R: Direi proprio di sì, perchè quando girano troppe voci, dietro c'è sempre una realtà. Credo sia una specie di ultimatum per Fonseca. La società si sta guardando in giro e questo vuol dire che non ha più fiducia nell'allenatore. Però paga lui delle colpe che non sono solo sue. Chi ha costruito la squadra? Ibrahimovic? Non lo so, ma qualcuno si deve assumere le sue responsabilità. E' una squadra fragile a livello difensivo e non c'è protezione a centrocampo. Gli attaccanti devono tornare indietro per prendere il pallone e non c'è un play che sappia fare gioco. Vedo tante incertezze nella costruzione della squadra. Chi ha scelto Fonseca? Facile addossare tutte le colpe a lui, ma non è l'unico responsabile perchè ci sono dirigenti preposti a questo.
D: L'avvio di stagione della squadra di Inzaghi ha mostrato che probabilmente non sarà la macchina da guerra che abbiamo visto lo scorso anno. In ogni caso l'Inter resta la squadra da battere per lo scudetto?
R: L'Inter ha giocato sotto, dal punto di vista mentale, contro Genoa e Monza ed è per quello che ha fatto due pareggi. Eppure ha due squadre e Inzaghi può permettersi di fare tanti cambi, mantenendo lo stesso livello. E' solo una questione mentale, nè fisica, nè tanto meno tattica perchè questa è una squadra che gioca a memoria e in modo totale. I difensori fanno anche gli attaccanti, i centrocampisti proteggono e Barella è il migliore in Italia, in questo momento. E' un'Inter che non ha ancora Lautaro e considerando quello che ha fatto, anche a Manchester, vedrete che quando si sbloccherà, non si fermerà più.
D: A proposito di Lautaro, qualche critica è arrivata anche nei suoi confronti perchè ancora non ha mai segnato in questa stagione: il derby può essere la sua partita?
R: Il derby è sempre una partita perfetta per gli attaccanti. Nelle gare decisive Lautaro c'è sempre stato, poi vedremo come si approccerà al match di questa sera. E' innegabile comunque che prima o poi si sbloccherà. L'Inter ha fatto due pareggi in campionato, ma in Champions mi è piaciuta e ha fatto bene, avendo Lautaro al 50%.