23 Sep, 2024 - 20:15

Da De Rossi a Juric, come riparte la Roma? L'ex giallorosso: "Il club non guarda in faccia nessuno. Solo business"

Da De Rossi a Juric, come riparte la Roma? L'ex giallorosso: "Il club non guarda in faccia nessuno. Solo business"

E' stata una settimana di fuoco in casa Roma. Dopo l'esonero inaspettato di mister De Rossi, è arrivato a sorpresa Juric, e ha trovato un ambiente poco sereno e in contestazione verso la proprietà. L'ex Torino non si è fatto condizionare, si è messo a lavoro e ieri ha ottenuto la prima vittoria, contro l'Udinese. A pochi minuti dal fischio di inizio della gara dei giallorossi inoltre, sono arrivate anche le dimissioni dell'Amministratore delegato del club, Lina Souloukou che ha deciso di fare una passo indietro dopo le critiche e addirittura le minacce degli ultimi giorni. Ora i capitolini si dovranno rimettere in carreggiata e dare risposte sul campo, sia in Serie A, che in Europa League. Il passaggio di testimone da De Rossi a Juric è stato effettuato, ma come è scesa in campo ieri la Roma? L'ex giallorosso, Luigi Garzya, ha risposto a Tag24.

Da De Rossi a Juric, come riparte la Roma? Garzya a Tag24

D: Effettuato il passaggio di testimone da De Rossi a Juric che vince all'esordio contro l'Udinese: come hai visto la Roma e che impressione ti ha fatto?

R: Devo essere sincero, ieri ho visto molto bene la Roma, sotto tutti i punti di vista e non era certo facile. Hanno giocato alla grande e l'hanno vinta in maniera netta, in un ambiente particolare e con giocatori che venivano fischiati appena toccavano la palla. In questo momento non c'è serenità, però alla fine i giallorossi hanno strameritato di portare a casa i tre punti perché hanno concesso pochissimo all'Udinese, che finora stava facendo un ottimo campionato. Dobbiamo però aspettare per capire se si tratta di una risposta emotiva, oppure no. È chiaro che con Juric cambieranno molte cose, perché ha un modo di lavorare completamente diverso da quello di Daniele De Rossi e propone un tipo di calcio differente. Bisognerà soltanto aspettare, ma la vittoria di ieri è senza alcun dubbio meritata.

L'esonero di De Rossi

D: Che ne pensi di come è stata gestito il rapporto con De Rossi?

R: Con De Rossi è finita davvero malissimo, non tanto per l'esonero in sé per sé, ma perché la vita è fatta di rapporti umani e quando viene a mancare il rispetto, è davvero molto triste. Qui non stiamo parlando di un allenatore normale, ma della storia di questo club e credo che un po' di riconoscenza fosse necessaria. Io non dico che De Rossi sarebbe dovuto rimanere sulla panchina della Roma per vent'anni, ma mi è sembrato davvero strano che sia finita così, dopo quattro partite.

D: Sarebbe stato meglio non rinnovargli il contratto quest'estate?

R: Ma certo! Evidentemente questa è una società lunatica e sono convinto che ci sia qualcosa sotto che ci sfugge. Una cosa del genere è inspiegabile, anche perché si tratta di un contratto di tre anni è di tutta una serie di acquisti fatti proprio per l'allenatore. Poi dopo quattro partite lo esoneri? Tra l'altro senza prendere in considerazione il fatto che i giallorossi hanno già fatto un big match con la Juventus. A me sembra che in queste prime giornate stiano soffrendo un po' tutti e non è certo assurdo che la Roma potesse fare un po' di fatica. Anche perché molti giocatori sono arrivati alla fine del mercato. E poi è incredibile il modo in cui è stato esonerato.

D: Tra l'altro ieri, poco prima del fischio d'inizio del match, sono arrivate anche le dimissioni di Lina Souloukou. Che ne pensi?

R: Purtroppo non si guarda in faccia a nessuno e i rapporti umani non esistono. Loro sono imprenditori, punto e basta e non gli importa nulla degli aspetti sentimentali. Non hanno preso in considerazione Totti perché per loro uno vale l'altro. È business e basta e questo è davvero triste.

L'obiettivo della Roma

D: Da questo momento in poi, per la Roma, inizia una nuova stagione. Qual è secondo te l'obiettivo dei giallorossi e per cosa dovrà lottare Juric?

R: Credo che la Roma debba In ogni caso lottare per la Champions League, anche perché i soldi sul mercato sono stati spesi. I giallorossi non possono permettersi di fare un campionato anonimo e devono puntare obbligatoriamente ai primi quattro posti.

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Elisa Di Iorio
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