La stagione dell'Inter di Simone Inzaghi è partita con qualche difficoltà in più rispetto a quelle che tutti avevano messo in conto. Nelle prime cinque giornate di campionato, i nerazzurri hanno già incassato due pareggi e una sconfitta, tra l'altro nel derby contro un Milan in difficoltà, e che partiva sulla carta nettamente favorito. Diverso invece è stato l'esordio in Champions League, con i Campioni d'Italia che hanno affrontato a testa alta il Manchester City di Pep Guardiola. Che sia proprio questo l'obiettivo della squadra di Inzaghi? Visto l'avvio di stagione deludente, il dubbio è che l'Inter possano mollare qualcosa in campionato, e lasciare indietro lo scudetto per puntare forte alla competizione Europea c'è, ma è possibile fare una scelta? L'ex calciatore nerazzurro, Antonio Paganin, ha risposto in esclusiva a Tag24.
D: L'Inter resta la squadra più forte e la favorita, eppure in queste prime cinque giornate di campionato ha fatto due pareggi e una sconfitta, che rendono l'avvio di stagione piuttosto deludente: ti sorprende?
R: Direi proprio di sì, per il semplice motivo che sulla carta resta la squadra da battere. Quello che si sottovaluta, che in parte tenevo presente ma che non credevo potesse incidere così, è il fatto che molti giocatori sono stati impegnati questa estate con le proprie Nazionali, sia con gli Europei che con la Copa America. Prendiamo l'esempio di Lautaro, che è ancora fuori condizione. Non è niente di preoccupante, anche perché i segnali negativi sono arrivati solo contro il Milan. I nerazzurri però hanno perso la loro identità, ma erano reduci da una buona partita in Champions contro il City. Quel che certo però, è che deve suonare un piccolo campanello d'allarme, perché in questa stagione difficilmente la squadra di Inzaghi avrà tempo di rifiatare, visti i tanti impegni ravvicinati.
D: Hai fatto riferimento a Lautaro Martinez, che non ha ancora mai segnato e nei suoi confronti è arrivata qualche critica. Sei preoccupato, oppure ha solo questione di tempo?
R: Se devo essere sincero non sono assolutamente preoccupato, ma è altrettanto vero che parliamo di un giocatore che vive per il gol e sappiamo bene quanto abbia inciso lo scorso anno. Molto del successo dell'Inter è passato anche tramite le sue prestazioni e le sue reti. Devo dire però che per l'avvio del campionato, Thuram è andato a compensare l'assenza dell'argentino. Comunque queste sono cose comuni, soprattutto per lui che è fisicamente è molto forte. Le scorie della stagione lunga si stanno facendo sentire e ci può stare che abbia bisogno di un po' di tempo per ritrovare la forma perfetta. Ricordiamoci che questi ragazzi giocano ad altissimo livello ormai da tante stagioni e ci sta che possano trovare un po' di difficoltà.
D: E' possibile che lo scorso anno l'Inter fosse totalmente concentrato sulla vittoria dello scudetto, e che quest'anno voglia puntare dritto alla Champions?
R: Per i giocatori di quel livello lì, non credo che sia possibile. Non spostano mai la concentrazione da una competizione all'altra, ma puntano a far bene ovunque. Il fatto però che ci siano state due partite così impegnative e così ravvicinate, come Manchester City e Milan, può essere la spiegazione alla mancanza di condizione. In Champions la squadra di Inzaghi ha incontrato subito la formazione più forte, quella che a detta di tutti i gioca al miglior calcio. Da quella partita i nerazzurri sono usciti con delle certezze, ed è difficile resettare tutto in tre giorni. Il derby è stato particolare, perché sulla carta il Milan sembrava in netta difficoltà, ma comunque ha giocatori di grande qualità. Per l'Inter, per la prima volta, è diventato molto complicato riuscire a trovare il bandolo della matassa. Ho visto una squadra piatta, meno incisiva, che ha subito anziché proporre. La lotta scudetto
D: Guardando anche alle altre, c'è una squadra che ti ha particolarmente convinto per la lotta allo scudetto?
R: Credo che se dico il Napoli non offendo nessuno. Lo avevo già immaginato in tempi non sospetti, anche perché quando prendi un allenatore come Conte sai perfettamente a cosa vai incontro. Può piacere o meno, può risultare più o meno simpatico, ma è un vincente e questo è innegabile. Non li molla un secondo e avrà un grande vantaggio non avendo le competizioni europee, perché potrà lavorare di settimana in settimana, senza sprecare energie. Credo che gli azzurri abbiano tutte le carte in regola ed è davvero difficile pensare che non possano lottare per la vittoria del campionato.