Elio Germano nel film Berlinguer - La grande ambizione regala una delle interpretazioni più intense e straordinarie della sua carriera colmando una lacuna importante della cinematografia italiano e portando sul grande schermo il politico che forse più di tutti ha segnato un’epoca.
Berlinguer ha rappresentato la svolta per il Partito Comunista con la ricerca di un accordo con la DC, ma Germano nelle sue parole spiega come la sua grandezza sia stata proprio nell’aver tenuto sempre una visione più ampia.
Elio Germano nel corso della conferenza stampa parlando della figura di Enrico Berlinguer e di quanto fatto:
L’attore più volte vincitore del David di Donatello nel parlare alla politica di oggi si sofferma proprio sull’identità di Berlinguer:
Berlinguer - La grande ambizione è un film diretto da Andrea Segre che racconta gli anni dal 1973 al 1978 ed inizia con l’attentato a Berlinguer in Bulgaria da cui si salvò miracolosamente fino ad arrivare agli anni più importanti del ‘75 e ‘76, per concludersi con gli incontri con Aldo Moro e le basi per il compromesso storico che avrebbe permesso al Partito Comunista di appoggiare dall'esterno il governo della DC. Piano naufragato con la morte del grande statista.
Un film che può contare su uno straordinario cast composto da Elena Radonicich (Letizia Laurenti), Paolo Pierobon (Giulio Andreotti), Roberto Citran (Aldo Moro), Andrea Pennacchi, Giorgio Tirabassi, Paolo Calabresi (Ugo Pecchioli), Francesco Acquaroli (Pietro Ingrao) e Fabrizia Sacchi (Nilde Iotti).