Alla serata di inaugurazione del Torino Film Festival, Sharon Stone ha incantato tutti. L'attrice, che ha ricevuto il premio Stella della Mole, è apparsa raggiante e quando è salita sul palco del Teatro Regio ha ricevuto una calorosa standing ovation. Oggi, l'attrice ha parlato alla stampa di "Pronti a morire", il film che le ha garantito un posto importante nella storia del cinema. Un western atipico in cui il personaggio femminile è l'eroe principale. Andiamo a scoprire cosa ha dichiarato l'attrice.
Sharon Stone ha parlato lungamente del film "Pronti a morire" da lei prodotto e recitato. Il film ruota attorno ad Ellen, personaggio da lei interpretato, e soprannominata la Signora: è l’unica partecipante di sesso femminile, è una pistolera molto abile. Quand’era ancora una bambina John Herod appese suo padre ad una trave per impiccarlo e le offrì la possibilità di poterlo liberare usando una pistola; purtroppo la ragazzina mancò il bersaglio, colpendo il padre alla fronte uccidendolo. Ellen, vuole a tutti i costi la vendetta, e riesce a trovare un alleato in Cort (Russell Crowe) diventandone l’amante.
L'attrice ha raccontato di aver avuto l'opportunità di poter scegliere il regista e il cast:
Sharon Stone ha poi parlato del suo rapporto con il regista Sam Raimi. Un rapporto dettato da profonda stima ma che si è poi logorato nel corso degli anni a differenza di quello che l'attrice ha instaurato con un altro grande regista, Martin Scorsese. L'attrice ha dichiarato che ad unirla al regista è stato quel senso della famiglia ma anche di rispetto nei confronti del lavoro. Dopo quel film "Pronti a morire" invece Sam Raimi non l'ha più ingaggiata. Un sentimento di ingratitudine che ha parecchio ferito l'attrice.
Il legame tra l'Italia e Sharon Stone è davvero speciale. Anche in questa importante occasione, l'attrice ha ribadito il suo amore per la cultura italiana:
Proprio qualche mese fa l'attrice era stata avvistata a Roma per un sopralluogo nella location scelta per esporre la sua mostra personale prevista per la primavera 2025.
In occasione della Giornata Internazionale sulla violenza contro le donne, Sharon Stone ha parlato lungamente di questa piaga sociale. Nel suo discorso, parecchio sentito, l'attrice ha tirato una stoccata, sia pur senza fare alcun riferimento, a Donald Trump, eletto di nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America. Dopo aver definito l'America come un paese in fase adolescenziale, la Stone ha evidenziato come debbano essere i bravi uomini ad assumersi la responsabilità:
Negli ultimi mesi si discute di come l'intelligenza artificiale possa cambiare il cinema e l'arte in generale. Sharon Stone invece non si è mostrata contraria sul suo impiego ma anzi ha evidenziato come "pur prendendo il sopravvento sul quotidiano non potrà prendere il sopravvento sulle emozioni". Poi ha aggiunto:
Sharon Stone ha sacrificato parte della sua carriera per la battaglia contro l'AIDS. Nel 1995 Sharon Stone si trovava a Cannes per presentare il suo nuovo film diretto da Sam Raimi, Pronti a Morire, quando ricevette la proposta che accettò di sostituire Elizabeth Taylor che si era infortunata, come testimonial per la raccolta fondi in Costa Azzurra a favore della American Foundation For AIDS Research:
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