"Lo chiamavano Brizenbauer" è il docufilm realizzato per il quotidiano La Nazione da Roberto Davide Papini che ha ricevuto la menzione d'onore, a "Sport Movies & Tv", finale di 20 Festival (nei 5 Continenti) del "World Ficts Challenge", campionato mondiale della televisione, del cinema, della cultura e della comunicazione sportiva, ideato e diretto da Franco Ascani. Le riprese del documentario sono di Michele Coppini, Massimo Nencioni e Lorenzo Console, con montaggio dello stesso Coppini.
"Si tratta della vicenda umana e sportiva di Giuseppe Brizi (detto Pino) tra Macerata e Firenze - racconta lo stesso giornale. Brizi è uno dei grandi artefici del secondo scudetto gigliato nel 1968-69. In più, con le sue 389 partite in maglia viola è uno dei fedelissimi della maglia viola, secondo solo a Giancarlo Antognoni. A fare da guida è il figlio di Brizi, Gianluca. Ci sono interventi di ex giocatori della Maceratese (Alberto Prenna e Giovanni Pagliari) e della Fiorentina come Claudio Merlo, Luciano Chiarugi, Moreno Roggi e lo stesso Antognoni".
Brizenbauer perché il difensore viola era dotato di buona tecnica come il tedesco Franz Beckenbauer. Roberto Davide Papini ha curato alcuni documentari che hanno ricevuto premi: nel 2017 con la vittoria della Ghirlanda d'Onore per il documentario "Fiorentina 1955/56. Campioni per sempre"; nel 2018 con la Menzione d'Onore per "Quando Bartali fece un '48" e nel 2019 con il premio "Gentleman Fair Play" con "Romeo Menti: l'ala granata con il giglio nel cuore"; nel 2021 un'altra Ghirlanda d'onore per Armando Picchi. Un uomo libero" e nel 2023 il Venicepromex Award con "A un centimetro dal sogno" su Arturo Maffei.