Domani alle 18 scendono in campo due formazioni protagoniste della Serie A, entrambe con lo stesso obiettivo, ma per varie ragioni lontane dal realizzarlo. Juventus e Milan avranno certamente inserito nei loro goal stagionali l'obiettivo scudetto, o quantomeno la qualificazione in Champions League. I trend con cui arrivano alla sfida le due formazioni, però, sono diversi; i bianconeri sono affetti dalla cosiddetta "pareggite"; il Milan, invece, è reduce da una bellissima vittoria in Supercoppa e da un cambio decisivo in panchina.
Dopo l'arrivo di Sergio Conceição, infatti, i rossoneri hanno avuto un'ottima reazione: nonostante il pareggio interno contro il Cagliari, i diavoli si sono fatti perdonare fuori casa contro il Como, dove non è mai facile fare risultato. In tante occasioni in cui le squadre si sono affrontate nel corso della storia, episodi memorabili sono accaduti, eventi che hanno fatto la storia del calcio italiano e non solo, e che hanno portato a cambiamenti sostanziali.
Il 25 febbraio 2012 è una data che, specialmente i tifosi del Milan, difficilmente dimenticheranno. In un San Siro gremito di gente, durante la sfida di Serie A tra le due squadre più titolate d'Italia, si è consumato, purtroppo, uno degli episodi più clamorosi della storia del calcio italiano: il celebre gol fantasma di Sulley Muntari.
Occorre contestualizzare l'accaduto in un match che aveva grande valore: Milan e Juventus si affrontavano in una partita cruciale per la corsa scudetto. I rossoneri, guidati da Massimiliano Allegri, comandavano la classifica, ma i bianconeri di Antonio Conte erano alle calcagna e non avevano intenzione di cedere il passo ai diavoli. L'atmosfera che circondava il terreno di gioco era bollente e gli oltre 70mila spettatori spingevano gli uomini di Allegri al massimo.
Al 25° minuto Sulley Muntari colpì di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo, dopo la ribattuta di Buffon. Era chiaro a tutti che il pallone aveva superato abbondantemente la linea di porta, ed era entrato almeno di mezzo metro. Il portiere bianconero cercò d'istinto di mascherare l'ingresso della sfera, pur consapevole che il guardalinee avrebbe segnalato il gol. I giocatori del Milan esultarono, e lo fecero anche i tifosi, l'allenatore, perfino i telecronisti che commentavano live la partita.
I rossoneri erano convinti di aver raddoppiato, ma l'arbitro Paolo Tagliavento, che dirigeva il match, su segnalazione del suo assistente decise di non convalidare il gol.
Il celebre gol fantasma di Muntari è stato il simbolo delle lacune del calcio che molti definivano analogico fino a quel momento. Non si può dire che sia stato direttamente responsabile dell'introduzione del VAR, ma ha contribuito ad accelerare il cambiamento di un calcio che non rendeva giustizia. La risonanza del famoso match è stata ampia, tanto che ancora a distanza di 13 anni se ne parla.
Fu un esempio di come un errore possa diventare un catalizzatore per migliorare il gioco. Il VAR e la Goal Line Technology furono introdotti solo cinque anni più tardi, ma non ci sono dubbi, ora, sull'efficacia di un sistema che rende molta più giustizia e impedisce che l'errore umano comprometta il destino di un match.
Molti milanisti vivono con il rimpianto di quell'episodio, perché avrebbe cambiato le sorti della partita e, chissà, magari anche dello stesso campionato. I rossoneri, infatti, nel 2012 si arresero solo all'ultimo al dominio di Antonio Conte. Quello scontro diretto avrebbe potuto cambiare gli equilibri e l'esito sarebbe potuto essere diverso. Mai utilizzare il condizionale, però, perché tornare indietro è impossibile. Quel che è certo è che il calcio italiano, da allora, ha subito un profondo rinnovamento."