La ventunesima giornata di Serie A offre due grandi big match, Juventus-Milan e Atalanta-Napoli. Mai come quest'anno, però, il campionato italiano è stato così atipico, perché la zona retrocessione è davvero molto ampia, e addirittura per chi ricopre la decima posizione potrebbero bastare un paio di sconfitte per scivolare direttamente tra le ultime tre.
Il match che si giocherà domenica vede affrontarsi due squadre che non stanno vivendo proprio un ottimo periodo. Due formazioni che sono partite con il piglio giusto e poi hanno iniziato lentamente a tentennare, fino a ridurre drasticamente il livello delle prestazioni. Di chi stiamo parlando?
Bisogna rendere onore ai viola, che sotto la guida di mister Palladino hanno condotto uno splendido girone d'andata, eccetto le sbavature finali. Nelle prime 15 giornate i toscani hanno totalizzato una media punti spaventosa, segnando molto e subendo poco. È difficile dimenticare le lezioni inflitte dagli uomini di Palladino, tra cui ricordiamo le pesanti vittorie con Lecce e Roma, in cui la Fiorentina, in sole due partite, ha totalizzato 11 gol (sei al Lecce e cinque alla Roma).
È difficile capire quando si sia effettivamente rotto qualcosa: in molti dicono che l'assenza di Edoardo Bove stia pesando sulla squadra; è inoltre comprensibile che i viola siano rimasti scioccati dal triste episodio di inizio dicembre, in cui il ragazzo è stato salvato per un soffio dopo l'arresto cardiaco in campo.
Tuttavia, la Viola gode ancora di una buona posizione in classifica: al momento è ancora sesta, in zona Conference, anche se sarebbe un peccato accontentarsi, visto il gioco espresso da Palladino e soprattutto il trend che gli undici di Firenze avevano avviato.
Differente è, invece, la situazione che riguarda il tecnico granata Paolo Vanoli.
I granata hanno un discorso quasi analogo alla squadra di Firenze, ma il loro entusiasmo si è spento troppo presto. I primi tre mesi, però, hanno reso onore al lavoro di Vanoli: il Torino è partito fortissimo, pareggiando subito a San Siro contro il Milan e conquistando cinque risultati utili di fila. Da incorniciare la vittoria in casa con l'Atalanta per 2-1, e quelle in trasferta a Verona e Venezia.
Subito tre vittorie nelle prime cinque giornate, a cui si somma anche il pareggio con il Lecce, per un totale di 11 punti. Un Torino da Champions League, dunque, che forse ha pagato gli infortuni pesanti; uno su tutti quello di Duvan Zapata, pagato fior di milioni, il giocatore più importante dei granata, che con un grande investimento era stato portato nel capoluogo piemontese per dare quel tocco di qualità che mancava.
Il 6 ottobre il Torino perde il suo giocatore migliore, ed è proprio da lì che inizia a inanellare una serie infinita di pareggi e sconfitte. L'unico spiraglio si è visto tre settimane fa a Empoli, sbancata dai granata per 1-0.
Da un lato la Fiorentina è a caccia di un successo tra le mura di casa, perché la sconfitta a Monza ha fatto molto discutere e ha lanciato qualche campanello d'allarme. È probabile che sia presto per parlare dell'esonero del tecnico campano, ma ai viola serve una reazione immediata per poter ambire all’Europa.
Dall'altro, invece, il Torino è fortemente a rischio: a causa del prolungamento della zona retrocessione, i piemontesi rischiano di essere risucchiati nella lotta salvezza, e solo quattro punti li separano dalla zona retrocessione. L'esonero di Vanoli potrebbe essere quasi certo in caso di sconfitta, perché i granata potrebbero precipitare vertiginosamente in fondo alla classifica.