La morte ha un valore del tutto relativo nelle opere di finzione. In un film, un personaggio creduto morto può risorgere, se l'autore lo ritiene opportuno e riesce a dare una spiegazione in grado di mantenere viva la sospensione dell'incredulità.
Tuttavia, riuscire a spiegare il ritorno di Matthew Lillard nel prossimo capitolo del franchise horror di "Scream" richiederà un discreto sforzo di fantasia.
Il suo personaggio, infatti, era morto nella prima pellicola della serie e non si era più visto in seguito.
Vedremo, dunque, come gli autori lo faranno tornare in scena. Di sicuro, con il ritorno di Lillard, "Scream 7" conferma la volontà di premere con forza sul pedale della nostalgia, guardando al passato glorioso della saga. Ma sarà la scelta giusta?
La notizia, riportata da Deadline, non offre ulteriori dettagli sulle precise modalità con cui Lillard riprenderà il ruolo di Stu Macher e sarà proprio questo il principale nodo da sciogliere in sede di sceneggiatura.
L'unica cosa certa è che l'attore tornerà proprio nei panni del personaggio da lui interpretato nella pellicola del 1996 diretta dal compianto Wes Craven. Niente fratelli gemelli, cugini o sosia comparsi all'improvviso, dunque.
È lo stesso Lillard, infatti, a confermarlo con un post sul suo profilo Instagram con il quale, a suo modo, annuncia il proprio ritorno nella serie. Un breve filmato nel quale lo si vede scrivere su un foglio la frase "My mom and dad are gonna be so mad at me" (in italiano: "Mia mamma e mio papà saranno arrabbiati con me").
I fan della saga riconosceranno subito la battuta pronunciata proprio da Stu nel finale della prima pellicola.
Era stato proprio Lillard a stuzzicare la curiosità dei fan della serie qualche tempo fa, accennando alla possibilità che Stu fosse ancora vivo. Difficile, dal momento che nel film del 1996 finiva folgorato da un televisore che gli veniva gettato in testa, ma non impossibile.
Ma Stu Macher non sarà probabilmente l'unico personaggio dato per morto a tornare in "Scream 7".
Nel cast della pellicola è stato ufficializzato infatti anche il ritorno di Scott Foley. Lo riporta Deadline che riferisce come non siano stati resi noti ulteriori dettagli sul ruolo che andrà a interpretare.
L'attore era Roman Bridger in "Scream 3" del 2000, regista cinematografico incaricato di dirigere "Squartati 3", il film-nel-film basato sulle vicende della saga. Nel corso della pellicola si scopriva che Roman era in realtà il fratellastro della protagonista Sydney Prescott (Neve Campbell), che aveva assunto l'identità del killer Ghostface perché geloso del suo legame con la loro madre.
Il destino di Roman appare decisamente più definito rispetto a quello di Stu, poiché viene colpito da un proiettile alla fronte, sparato da Linus (David Arquette) alla fine del terzo episodio.
Impossibile, dunque, pensare a un ritorno dello stesso personaggio. Più probabile che si tratti di un flashback simile a quello di Skeet Ulrich nel film del 2022, nel quale il suo Billy Loomis, anch'esso defunto, compariva nelle allucinazioni della protagonista Samantha "Sam" Carpenter, interpretata da Melissa Barrera.
La produzione della pellicola procede dunque rispettando la tabella di marcia, con le riprese che inizieranno a breve.
La Paramount distribuirà il film, la cui uscita nelle sale statunitensi è fissata per il 27 febbraio 2026.
Appare, dunque, sempre più evidente che il prossimo capitolo del franchise sarà caratterizzato da un ritorno alle origini e da uno spiccato sentimento nostalgico.
Prima di Lillard e Foley, infatti, erano stati confermati i ritorni di Neve Campbell e Courtney Cox, volti storici della serie, oltre alla decisione di affidare a Kevin Williamson, creatore della saga insieme al regista Wes Craven, la regia di questo "Scream 7".
Un deciso dietrofront rispetto alle intenzioni mostrate dal franchise nel nuovo corso inaugurato nel 2022. Da quel film in poi, infatti, la strada della nostalgia era stata accuratamente evitata, forse anche in segno di rispetto nei confronti di Craven, scomparso nel 2015.
Bisogna riconoscere, però, che i piani originali sono stati stravolti dall'uscita di scena forzata dei due pilastri su cui si reggeva l'impianto di questo nuovo corso: la stessa Barrera e Jenna Ortega.
La prima, licenziata dopo aver accusato Israele di "genocidio e pulizia etnica" per quanto compiuto nella Striscia di Gaza, sui suoi canali social. La seconda, invece, è stata costretta a lasciare la serie horror per l'impossibilità di conciliare i suoi impegni professionali con lo show Netflix "Mercoledì".
Resta da capire come reagirà il pubblico e i numerosi fan di "Scream" a questa svolta.
Williamson al timone del progetto è una garanzia per il franchise e, senza dubbio, è la persona migliore per realizzare un film che sappia guardare al passato senza cadere nella semplice riproposizione di idee già viste.
Il franchise, inoltre, ha mantenuto la propria solidità nel tempo, riuscendo sempre ad attirare la curiosità del pubblico, confermata dal successo al box office dei sei film usciti finora, con oltre 900 milioni di dollari incassati.