Papa Waigo quasi non ci crede, non riesce proprio a concepire il fatto che nel 2025 in Italia ci possano essere episodi di razzismo, per di più a sfondo sportivo, come quello che ha coinvolto l'attaccante della Fiorentina Moise Kean in occasione della partita con l'Inter. Per l'ex attaccante viola, che da anni nel suo Senegal gestisce una scuola calcio prossima a sfornare talenti futuri per la Serie A, parla al Quotidiano Nazionale: "Nessuno merita di essere insultato per il colore della pelle, specie una persona che va in campo per fare divertire i più piccoli. Nel 2025 la mentalità dovrebbe essere diversa. È bene che il mondo inizi a guardare con altri occhi simili episodi".
Papa Waigo: "Per me nel mondo del pallone non esiste il razzismo, ma solo l'ignoranza. Quando la gente urla allo stadio contro qualcuno non si rende nemmeno conto se questo sia effettivamente bianco, nero, giallo o verde... lo fa solo perché glielo comanda la pancia, non la testa. Io ho sempre vissuto in modo razionale episodi del genere, per quanto facciano male". Il razzismo esiste ed è conseguenza dell'ignoranza.