14 Feb, 2025 - 19:05

Chi è Tether? Storia e fatturato della società che ha acquistato una quota di minoranza della Juventus

Chi è Tether? Storia e fatturato della società che ha acquistato una quota di minoranza della Juventus

La Juventus è entrata ufficialmente a far parte dell'universo di Tether. La società ha rilevato una quota di minoranza del club bianconero, definendo l'operazione come una pietra miliare nel campo d'espansione dell'azienda. Parole che arrivano direttamente da Paolo Ardoino, il CEO di Tether che non ha nascosto la propria soddisfazione dopo la conclusione dell'operazione con la Juventus.

Tether entra nella Juventus: chi è la società che detiene una quota di minoranza del club

L'azienza proverà a diventare una pioniera nella fusione delle nuove tecnologie con l'industria sportiva: l'obiettivo dunque è associare gli assett digitali, l'intelligenza artificiale e le biotecnologie allo sport, con l'intento di contribuire ad un cambiamento e miglioramento a livello globale. Ma chi è Tether e di cosa si occupa esattamente?

Tether è una società leader nel mercato degli asset digitali e delle cryptovalute, fondata nel 2014 dall'imprenditore italiano Giancarlo Devasini. Oltre ad Ardoino e Devasini spicca la presenza di Claudia Lagorio, che ricopre il ruolo di Chief Operating Officer all'interno dell'azienda. Tether opera nel mercato legato ai cosiddetti stablecoin, criptovalute il cui valore è ancorato ad una valuta classica come ad esempio il dollaro.

Che cosa fa Tether e come lavora nel settore delle cryptovalute?

Lo schema - come si legge nel comunicato diffuso dalla  Juventus - più o meno è il seguente: Tether riceve somme in denaro in dollari e offre in cambio i cosiddetti USDt, una delle criptovalute più importanti al mondo con oltre 400 milioni di utenti nei mercati emergenti. Soggetti che dunque operano si concentrano sull'acquisizione e sullo sviluppo di aziende leader in settori strategici, come ad esempio quello dell'Intelligenza Artificiale.

Tether ha sede ad El Salvador, dove ormai da diverso tempo il bitcoin è divenuto una moneta legale. La società non si fermerà soltanto all'acquisizione di una quota di minoranza della Juventus, dato che è già al lavoro su nuovi investimenti in vari settori sportivi, non solo calcistici. Tether è già a contatto con figure di spicco come ad esempio Juan Sartori, proprietario del 36% delle quote Sunderland che vanta anche una lunga esperienza dirigenzale tra le fila del Monaco.

Che percentuale avrà Tether all'interno della Juventus? 

Ma che quota avrà Tether e che fatturato vanta? I dettagli della trattativa non sono ancora stati resi noti, anche se qualche indiscrezione è arrivata da diverse fonti autorevoli. La partecipazione di Tether - secondo quanto ricostruito da Milano Finanza - dovrebbe essere pari al 5,01%. Qualora i diritti di voto di Tether fossero superiori al 5%, nei prossimi giorni dovrebbe arrivare una comunicazione ufficiale da parte della Consob.

Una percentuale chiaramente inferiore a quella di Exor, azionista di maggioranza della Juventus che vanta il 65% delle quote e il 78,9% dei diritti di voto. Numeri inferiori anche a quelli già detenuti dal fondo Lindsell Train, il secondo più importante del club bianconero, che detiene l'8.2% delle quote.

Tether avrebbe registrato dei profitti pari a 13 miliardi nel solo 2024, che la rende una delle aziende con il tasso più alto di profitti per dipendente a livello globale. L'espansione di Tether prosegue dunque a Torino, la città natale di Devasini. L'associazione alla Juventus darà chiaramente un ulteriore spinta alla società, che ha già lasciato un primissimo segno nel calcio italiano.

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Filippo D'Angelo
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