Il vescovo Antonio Staglianò, importante esponente della Chiesa Cattolica italiana, ha recentemente attirato l'attenzione per essere colui che celebrerà il funerale dell'attrice Eleonora Giorgi, scomparsa a 71 anni. La cerimonia si svolgerà nella Chiesa degli Artisti a Roma, il 5 marzo 2025.
Antonio Staglianò è nato il 14 giugno 1959 a Isola di Capo Rizzuto, nella provincia di Crotone, in Calabria. La sua formazione teologica è iniziata nei seminari di Saronno e Venegono, per poi proseguire al Pontificio Seminario Lombardo di Roma, dove ha completato gli studi tra il 1982 e il 1986. Ha ottenuto un diploma in teologia fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana nel 1986 e successivamente un dottorato in filosofia all'Università della Calabria nel 1995
Staglianò è stato ordinato sacerdote il 20 ottobre 1984 per l'arcidiocesi di Crotone-Santa Severina. Ha svolto vari ruoli all'interno della sua diocesi, tra cui parroco a Le Castella e membro del consiglio presbiterale. Nel 1999 è diventato parroco a Le Castella, dimostrando un impegno significativo nella pastorale e nella formazione teologica.
Il 22 gennaio 2009, papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Noto, in Sicilia. È stato consacrato il 19 marzo dello stesso anno e ha iniziato il suo ministero episcopale il 2 aprile 2009. Durante il suo mandato come vescovo di Noto, Staglianò ha promosso un progetto pastorale chiamato "Pop-Theology", volto a rinnovare l'annuncio del Vangelo e a rendere la fede più accessibile e coinvolgente per le persone moderne.
Oltre al suo ruolo di vescovo, Staglianò è stato teologo consulente del servizio nazionale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per il progetto culturale dal 1997. È anche membro del Consiglio Internazionale per la Catechesi (COINCAT) e della Commissione CEI per la Cultura e le Comunicazioni Sociali. All'interno della Conferenza Episcopale Siciliana, è delegato per i migranti.
Il 6 agosto 2022, papa Francesco lo ha nominato presidente della Pontificia Accademia di Teologia, un ruolo che ha assunto a partire dal 1° settembre successivo. Questa nomina segna un importante riconoscimento del suo impegno teologico e della sua capacità di guidare istituzioni accademiche di alto livello.