Il dottor Paolo Granelli si è serenamente spento nella sua abitazione. Già responsabile del reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale di viale Vittorio Alfieri per molte mamme era semplicemente il “Dottore buono”. Anche i bambini lo percepivano così, affidandosi a lui senza timore e superando la consueta paura del camice bianco, conquistati dal suo sorriso dolce e rassicurante. Lo stesso atteggiamento lo riservava ai colleghi e agli amici, ai quali amava ripetere: «Si può sempre sorridere, arrabbiarsi non serve a nulla». Un principio che ha seguito con coerenza, soprattutto in famiglia.
Il dottor Paolo Granelli aveva 79 anni. La causa della morte non è stata resa nota.
Sul piano professionale, il dottor Granelli ha lasciato l’ospedale dopo 38 anni di servizio, durante i quali ha eseguito diecimila interventi chirurgici. Allievo del professor Antonio Righini, pioniere della chirurgia pediatrica in Italia e fondatore del primo reparto specialistico nazionale a Livorno negli anni Cinquanta, ha percorso tutti i gradini della carriera, da assistente ad aiuto fino a diventare responsabile del servizio. Ha anche svolto attività didattica presso l’Università di Siena, insegnando chirurgia neonatale, e nel 2008 ha ricevuto un incarico di alta specializzazione in chirurgia pediatrica all’ospedale di Livorno. Figura di spicco e professionista stimato, lascia un grande vuoto tra colleghi e pazienti.
Le figlie Benedetta e Letizia lo ricordano con queste parole: «Ci piacerebbe che emergesse la sua incrollabile fiducia nella scienza e nella medicina, che gli ha permesso di infondere coraggio, prima di tutto alla sua famiglia e poi a chiunque si rivolgesse a lui. Il suo desiderio costante di conoscere e approfondire lo ha accompagnato per tutta la vita, fino alla passione degli ultimi anni per il greco antico, che per lui rappresentava una chiave per comprendere le radici del pensiero e delle scienze umane. Era una persona estremamente socievole, non solo con la famiglia, ma anche con la sua cerchia di amici. Amava profondamente i suoi cari, in particolare le figlie e gli amatissimi nipoti».
I nipoti Emma, Amanda, Pietro e Susanna gli dedicano un messaggio pieno d’amore: «Grazie, nonno, per la splendida vita che ci hai donato, per il tuo amore immenso, sincero e puro, così forte da andare oltre il tempo. Rimarrai sempre la nostra roccia e la nostra guida, illuminando con gioia il nostro cammino».
L’ultimo saluto si terrà domani, sabato 8, alle ore 11, nella parrocchia di Santa Teresa di Calcutta, in via della Padula. Sarà l’occasione per familiari, amici, conoscenti e per tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzarlo nel corso della sua lunga carriera, di rendergli omaggio e dargli un ultimo saluto.