Vita privata di Pietro Genuardi: chi è la moglie e quanti figli ha avuto?

Pietro Genuardi, celebre attore di lunga esperienza nel panorama televisivo italiano, è venuto a mancare il 14 marzo 2025, dopo aver combattuto a lungo contro una grave malattia del sangue. Era molto noto al pubblico televisivo per aver interpretato il personaggio di Armando Ferraris nella serie Rai Il Paradiso delle Signore.

Pietro Genuardi: quante mogli e figli ha avuto?

Genuardi ha sempre mantenuto un equilibrio tra il suo lavoro e la sua vita personale, che è stata segnata da relazioni significative e dalla nascita di un figlio. Genuardi ha avuto due mogli.

Chi è la prima moglie di Pietro Genuardi, Gabriella Saitta?

La prima relazione importante nella vita di Pietro Genuardi è stata quella con l'attrice Gabriella Saitta. I due si sono sposati e hanno avuto un figlio, Jacopo, nato nel 1991. La loro unione è stata segnata da una profonda complicità, sia sul set che nella vita privata. Tuttavia, la coppia ha deciso di separarsi quando Jacopo aveva solo otto anni.

Gabriella Saitta, oltre ad essere un'attrice di talento, ha anche una formazione teatrale presso il Teatro Stabile di Catania, sua città natale. Ha avuto l'opportunità di lavorare con grandi nomi del cinema italiano, come Gigi Proietti e Jerry Calà, e ha partecipato a diverse serie televisive, tra cui "Don Matteo" e "Vanina – Un vicequestore a Catania".

La separazione non ha inciso negativamente sul rapporto tra Pietro e il figlio Jacopo. In diverse interviste, Genuardi ha espresso la sua gratitudine per il rapporto sereno e senza problemi che ha con il figlio, attribuendolo anche all'educazione impartita assieme a Gabriella.

La relazione con Valentina Botto

Dopo la separazione da Gabriella Saitta, Pietro Genuardi ha intrapreso una nuova relazione sentimentale con l'attrice Valentina Botto. Questa storia d'amore è durata dal 2003 al 2007 e ha rappresentato un altro importante capitolo nella vita privata dell'attore.

Valentina Botto è una collega di Genuardi nel mondo dello spettacolo, e la loro relazione è stata segnata da una profonda complicità professionale e personale. Nonostante la fine della loro storia, entrambi sono rimasti nel mondo del cinema e della televisione, continuando a lavorare in progetti diversi.

Chi è la seconda moglie Linda Ascierto?

Nel 2020, Pietro Genuardi ha trovato nuovamente l'amore e si è sposato con Linda Ascierto, un'assistente di volo. Questa unione ha segnato un nuovo inizio per l'attore, che ha trovato stabilità e felicità nella sua vita personale.

Linda Ascierto, con la sua professione nel settore aereo, ha portato una nuova dinamica nella vita di Genuardi, offrendogli un sostegno costante sia nella carriera che nella vita privata. La loro relazione è stata accolta con grande affetto dai fan e dai colleghi di Genuardi, che hanno sempre apprezzato la sua capacità di bilanciare lavoro e vita personale.

Biografia e carriera di Pietro Genuardi

Nato a Milano il 26 maggio 1962, Genuardi aveva ricevuto una solida formazione teatrale, diplomandosi nel 1987 alla rinomata scuola del Piccolo Teatro di Milano. Sul grande schermo ha lavorato con Carlo Verdone nel film Il bambino e il poliziotto e ha preso parte a tre pellicole prodotte da Dario Argento.

Tuttavia, il grande pubblico lo ha amato soprattutto per i suoi ruoli televisivi: ha vestito i panni di Michele Nanni in Vivere (1999-2000) e, dal 2001 al 2014, ha dato vita a Ivan Bettini nella soap opera CentoVetrine. E' poi entrato nel cast de Il Paradiso delle Signore, conquistando ancora una volta il cuore degli spettatori.

Che malattia aveva Pietro Genuardi?

Negli ultimi tempi, Genuardi aveva condiviso con i suoi fan il difficile percorso delle cure presso il Policlinico Umberto I di Roma, dove si sottoponeva a cicli di chemioterapia a causa di una malattia del sangue. In un messaggio commovente aveva annunciato il suo allontanamento dal set: "Sto affrontando il secondo ciclo di cure, ma presto non sarò più in onda". 

Nonostante la dura battaglia contro la malattia, aveva manifestato profonda gratitudine nei confronti dei colleghi che lo hanno sostenuto e del personale sanitario dell'oncoematologia, il cui intervento tempestivo gli aveva permesso di proseguire la lotta. Un pensiero speciale lo aveva dedicato anche a infermieri e operatori sanitari, ringraziandoli per la loro vicinanza nei momenti più difficili.